lunedì 30 gennaio 2023

Ultime letture: Building Stories

Mi sembra inutile sottolineare come l’approccio a quest’opera possa essere definito “esperienza” anziché “lettura”. In Building Stories, Chris Ware racconta la vita di una donna, di cui ci dice tutto ma non il nome, spezzettandola in mille frammenti, andando avanti e indietro nel tempo all’interno di una stessa tavola, da una pagina all’altra e da un “oggetto” all’altro.

Prima del contenuto, vediamo il contenitore, ovvero il dettaglio di ciò che troviamo nella scatola. Nella seguente tabella è indicato, nella prima colonna, l’ordine che ho seguito per leggere l’opera, in mancanza di indicazioni dell’autore, che tiene a precisare come si possa partire da qualsiasi punto. Per le fotografie degli oggetti, rimando ad un precedente articolo

ordine

descrizione dell’oggetto

misure in cm

pagine

1

striscia piegata (scena giorno)

71 x 9

2

2

striscia piegata (scena notte)

71 x 9

2

3

manifesto

33 x 46

2

4

albo a striscia

24,5 x 7,5        

52

5

giornale piccolo – titolo: Daily Bee

32 x 47,2

4

6

paravento da tavolo

106 x 40,5

4

7

quaderno – titolo: Branford

13,5 x 20         

32

8

giornale grande

41 x 56

4

9

rivista piccola (personaggi giovani)

21 x 28

16

10

rivista piccola (personaggi anziani)

21 x 28

16

11

volume cartonato piccolo  

21,5 x 24          

32

12

rivista grande

23 x 30

20

13

giornale grande

41 x 56

20

14

volume cartonato grande

23 x 31

54

Alcune annotazioni a margine: non c’è una regola! Non tutti gli oggetti sono diversi, troviamo tre coppie di formato uguale; solo due hanno un titolo, quelli dedicati all’ape Branford; alcuni hanno una copertina, altri no; alcuni sono senza parole; la struttura delle tavole è molto diversificata, talvolta lineare, altre complessa e confusionaria. L’unica cosa in comune a tutte le pubblicazioni è l’alta grammatura della carta. È bello perdersi in questo mare di figure e parole!

Nella vita della nostra protagonista senza nome non ci sono grandi avvenimenti eclatanti, ma solo fatti che possono accadere a chiunque. Quando era piccola ha perso la parte inferiore della gamba sinistra, a sedici anni è rimasta incinta ed ha abortito, poi si è sposata ed ha avuto una figlia. Oltre a lei e ai suoi congiunti, troviamo l’anziana padrona di casa, gli inquilini del secondo piano, datori di lavoro, colleghi e amici; poi c’è “Branford, l’ape migliore del mondo”, evidente autocitazione di “Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla terra”. Gli eventi più importanti sono narrati in dettaglio nelle pubblicazioni più corpose (le ultime quattro della tabella), e solo accennati nelle altre, dove l’autore si sofferma sulla quotidianità, i piccoli gesti, soprattutto i pensieri e le riflessioni, in una continua introspezione del personaggio (per questo, Ware ha dichiarato di aver chiesto “consulenze” a sua moglie). Le uniche due pubblicazioni che hanno un titolo sono dedicate all’ape: lo spillato di piccolo formato è quello che la nostra legge alla figlia piccola, il giornale è un vero e proprio quotidiano del mondo delle api.
Il frazionamento di questa biografia in tanti oggetti di forme e dimensioni diverse può essere interpretato in vari modi, assegnandogli differenti significati. L’esperienza tattile, il maneggiare prima, durante e dopo la lettura, fa parte della narrazione stessa, ci dice che nella vita non tutto ciò che accade, a noi e intorno a noi, va visto allo stesso modo e i salti avanti e indietro rappresentano i ricordi, che possono non essere lineari, ma spaziare nella linea temporale senza un preciso ordine. Poi c’è il gioco che si può fare con le parole del titolo: le storie degli edifici, edifici fatti di storie, e costruire le storie. Ware costruisce i anche i supporti con cui leggiamo le storie, vuole controllare il modo in cui teniamo in mano le sue tavole e pretende la nostra partecipazione alla ricostruzione di tanti momenti che lui disperde nei vari oggetti. Questi sono anche esercizi di stile, con tante tavole costruite in modi diversi. Ci sono le strisce, con il loro unico senso di lettura e le grandi tavole con le frecce che guidano il lettore e talvolta lo confondono. Nel mezzo ci sono altri formati, dai “giornali” senza rilegatura né copertina, ai volumi cartonati; quasi un campionario di come sono stati, o possono essere, i fumetti.
Alla fine della lettura delle 260 pagine totali, abbiamo la visione completa della vita della protagonista senza nome, ma non abbiamo letto una storia, oppure ne abbiamo lette tante, piccole ma appassionanti, coinvolgenti, talvolta emozionanti, sicuramente così interessanti da non risultare noiose. 

 

Building Stories è pubblicato da Coconino Press, costa 90 euro e può essere ordinato sul sito.

1 commento:

  1. Con la lettura di Building Stories si conclude la lunga carrellata dei fumetti acquistati a Lucca Comics 2022, iniziata con l'articolo pubblicato il 20 novembre.

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