Il diario personale delle mie letture, con semplici commenti, perché non sono in grado di scrivere recensioni.
lunedì 30 gennaio 2017
Ultime letture: The passenger
La storia di questo libro è scritta da un regista cinematografico e sembra proprio concepita per essere un film. Si svolge tutto in una notte, a Palermo; c'è il vecchio boss braccato sia dalla polizia che dai suoi nemici e c'è il turista americano in luna di miele con la moglie incinta. Apparentemente "la solita storia di mafia", in realtà un fumetto molto bello. Appassionante e coinvolgente, si fa leggere tutto d'un fiato, scorre ad un ritmo veloce e riserva sorprese. Il disegno realistico generalmente a me non piace, ma questo è efficace, i personaggi recitano bene, con le espressioni giuste, le atmosfere notturne sono rese benissimo con le scene esterne, in città, ricche di particolari architettonici. Un gran bel libro.
Il libro è pubblicato da Tunué, costa 19,90 Euro e può essere acquistato sul sito.
sabato 28 gennaio 2017
Dei delitti di rimontaggio dei fumetti in Corto Maltese l'integrale
A Lucca Comics 2016 acquistai il bellissimo cofanetto Corto Maltese l'integrale perché da sempre, almeno da quando morì Hugo Pratt, aspettavo un'edizione completa in bianco e nero senza gli orrendi rimontaggi visti nei Tascabilizard.
Allo stand Rizzoli Lizard chiesi di visionare i libri del cofanetto e ne confrontai uno con un'altra edizione a colori: almeno per quanto riguarda le storie brevi, effettivamente le tavole erano integre. La brutta sorpresa è arrivata con il quarto volume contenente Corte sconta detta arcana e Favola di Venezia.
Nella prima storia del libro tutto è rimasto inalterato, come si vede nelle immagini sottostanti in cui sono a confronto le prime due pagine dell'edizione orizzontale di Corte sconta detta arcana (cm. 32,5 x 23) a colori della Milano Libri del 1977, con la prima pagina dell'integrale.
Nessun rimontaggio, nessuna alterazione delle vignette, tutto bene.
Per entrambe le storie contenute nel quarto volume dell'integrale, nelle rispettive edizioni orizzontali degli anni '70 abbiamo uno schema (o gabbia) con tre vignette per ogni striscia e due strisce per pagina; nel caso di Corte sconta detta arcana l'edizione verticale semplicemente unisce due pagine in una, lasciando inalterato lo schema delle strisce, come abbiamo visto sopra.
Per quanto riguarda Favola di Venezia (Sirat al Bunduqiyyah nella copertina del libro) invece, nel passaggio da orizzontale a verticale la gabbia si trasforma in due vignette per striscia e tre striscie per pagina e quindi avviene un rimontaggio. Vediamo un confronto, tavola per tavola, fra le prime cinque pagine dell'edizione orizzontale (cm. 32,5 x 23) a colori della Milano Libri del 1979 e quelle dell'integrale.
Prima tavola.
La prima vignetta a colori è troppo larga, viene tagliata in due con una parte del disegno ripetuta (osservare la testa del personaggio, ed il soprastante simbolo, in basso a destra nella prima vignetta e in basso a sinistra nella seconda), ed una parte del testo della didascalia è spostato nella seconda vignetta ottenuta dal taglio. Questa tavola si conclude allo stesso modo nelle due edizioni, magra consolazione.
Seconda tavola.
La prima vignetta, troppo larga, viene brutalmente tagliata sulla parte sinistra. Le successive vignette restano uguali, ma la tavola in bianco e nero si conclude con la vignetta che nell'edizione a colori è la prima della terza tavola. Ovviamente questo spostamento di una vignetta da una tavola all'altra falsa il ritmo narrativo di tutta la storia.
Terza tavola.
La prima vignetta a colori è larga e contiene dialoghi abbastanza lunghi, non poteva in alcun modo essere impaginata alla fine della tavola precedente, come sarebbe dovuto avvenire per rispettare la giusta sequenza, e così avviene un'inversione. La quarta tavola in bianco e nero si conclude con la seconda vignetta della quinta tavola a colori ma con i dialoghi della prima. In questo modo, nella logica dello scempio, si salva capra e cavoli: si lasciano inalterati, o quasi, i disegni e si mantiene la sequenzialità del testo. In fin dei conti, accettando l'idea di poter rimaneggiare alla bisogna, le due scene sono simili e la cosa funziona.
Mi sono fermato qui con l'analisi comparata perché c'è già un campionario di nefandezze sufficiente a dimostrare a cosa siamo di fronte: un'opera diversa da quella inizialmente concepita da Pratt. Anche se il rimontaggio fosse stato fatto dall'autore stesso (com'era avvenuto alcuni anni prima con le tavole di Sgt. Kirk, nel passaggio dal formato orizzontale delle pubblicazioni argentine a quello verticale dell'omonima rivista), il discorso non cambierebbe: sarebbe sempre un'altra cosa rispetto dall'originale.
La versione "originale" di Favola di Venezia è quella che apparve in prima pubblicazione nel 1977 a puntate sul settimanale L'Europeo, dove l'impaginazione era a tre vignette (intendendo quelle "piccole") per striscia e quattro strisce per pagina (vedere le due immagini sopra, prelevate per gentile concessione dal sito Collezionismo Fumetti). Quindi fra le due versioni che ho confrontato, quella a colori è, da questo punto di vista, sostanzialmente uguale all'originale (due pagine del libro orizzontale corrispondono ad una pagina verticale del settimanale) mentre quella in bianco e nero è la stessa storia narrata in modo diverso.
Abbiamo visto come la seconda tavola sia stata accorciata di un quadretto mediante l'eliminazione della parte sinistra della prima vignetta: ebbene, di tagli come questo devono essercene altri 23, nel corso della storia, perché solo con una diminuzione di 24 vignette piccole o parti di vignette grandi, si spiegano le quattro tavole in meno. Nel quarto volume dell'integrale, la storia Favola di Venezia occupa 98 tavole, mentre nell'edizione in formato orizzontale le tavole sono 102 (su L'Europeo mi è stato confermato che erano 51). Ora, visto che si tratta sempre di sei vignette per pagina (3 x 2 in orizzontale e 2 x 3 in verticale), se fossimo di fronte ad un semplice rimontaggio, la scansione in tavole potrebbe coincidere, come si è visto con la prima tavola, ed il fumetto dovrebbe avere la stessa lunghezza; dato però che alcune vignette troppo larghe sono state mutilate, alla fine il conto non torna. Va detto che la versione rimontata è stata ristampata molte volte negli ultimi anni ed è ormai diventata quella "ufficiale" di questa storia dato che la lunghezza di 98 tavole è riportata sul sito della Cong.
Riassumendo, abbiamo: vignette spezzate in due, altre mutilate, molte allargate con disegni aggiuntivi, inversione di vignette, suddivisione in tavole completamente falsata e quattro tavole in meno nel totale. In pratica della storia di Corto Maltese intitolata Favola di Venezia esistono due versioni: la prima, che credo possiamo chiamare originale, e quella che da anni viene riproposta evitando di far sapere all'ignaro lettore che Pratt l'aveva realizzata in modo diverso.
Concludo citando il famoso librettino Come si diventa autori di fumetti (scaricabile gratuitamente in pdf) a cura di Alfredo Castelli e Gianni Bono, dove a pagina 43 si legge: "[...] ogni tavola dovrebbe aprirsi con un "interrogativo" e chiudersi con un "esclamativo" o viceversa. " È evidente che se si spostano vignette da una tavola all'altra questa regola accademica va a farsi benedire, con buona pace di quei pazzi come me, che di ogni fumetto vanno cercando maniacalmente la versione originale "così come l'autore l'aveva concepito".
Allo stand Rizzoli Lizard chiesi di visionare i libri del cofanetto e ne confrontai uno con un'altra edizione a colori: almeno per quanto riguarda le storie brevi, effettivamente le tavole erano integre. La brutta sorpresa è arrivata con il quarto volume contenente Corte sconta detta arcana e Favola di Venezia.
Copertina del quarto volume dell'integrale. |
Retro copertina del quarto volume dell'integrale. |
Nella prima storia del libro tutto è rimasto inalterato, come si vede nelle immagini sottostanti in cui sono a confronto le prime due pagine dell'edizione orizzontale di Corte sconta detta arcana (cm. 32,5 x 23) a colori della Milano Libri del 1977, con la prima pagina dell'integrale.
Nessun rimontaggio, nessuna alterazione delle vignette, tutto bene.
I due libri degli anni '70 utilizzati per fare il confronto con il quarto volume dell'integrale. |
Per entrambe le storie contenute nel quarto volume dell'integrale, nelle rispettive edizioni orizzontali degli anni '70 abbiamo uno schema (o gabbia) con tre vignette per ogni striscia e due strisce per pagina; nel caso di Corte sconta detta arcana l'edizione verticale semplicemente unisce due pagine in una, lasciando inalterato lo schema delle strisce, come abbiamo visto sopra.
Per quanto riguarda Favola di Venezia (Sirat al Bunduqiyyah nella copertina del libro) invece, nel passaggio da orizzontale a verticale la gabbia si trasforma in due vignette per striscia e tre striscie per pagina e quindi avviene un rimontaggio. Vediamo un confronto, tavola per tavola, fra le prime cinque pagine dell'edizione orizzontale (cm. 32,5 x 23) a colori della Milano Libri del 1979 e quelle dell'integrale.
Prima tavola.
La prima vignetta a colori è troppo larga, viene tagliata in due con una parte del disegno ripetuta (osservare la testa del personaggio, ed il soprastante simbolo, in basso a destra nella prima vignetta e in basso a sinistra nella seconda), ed una parte del testo della didascalia è spostato nella seconda vignetta ottenuta dal taglio. Questa tavola si conclude allo stesso modo nelle due edizioni, magra consolazione.
Seconda tavola.
La prima vignetta, troppo larga, viene brutalmente tagliata sulla parte sinistra. Le successive vignette restano uguali, ma la tavola in bianco e nero si conclude con la vignetta che nell'edizione a colori è la prima della terza tavola. Ovviamente questo spostamento di una vignetta da una tavola all'altra falsa il ritmo narrativo di tutta la storia.
Terza tavola.
Le vignette 2, 4 e 5 dell'edizione in bianco e nero sono state allargate sulla sinistra, disegnando parti che prima non c'erano. Questo avviene per tutta la storia perché evidentemente il formato è diverso: lo spazio che devono occupare due vignette nell'impaginazione verticale non corrisponde a due delle tre vignette di una striscia della versione orizzontale. Dunque oltre che un rimontaggio c'è anche un ritocco dei disegni. Lo sfasamento di una vignetta acquisito nella pagina precedente lo ritroviamo ovviamente anche qui.
Quarta tavola.
Qui tutte le vignette sono state allargate. La vera perla arriva con l'ultima vignetta che dovrebbe essere la prima della tavola successiva, ma in realtà è la seconda con i dialoghi della prima!! Andiamo avanti e vediamo in dettaglio.
Quinta tavola.
Mi sono fermato qui con l'analisi comparata perché c'è già un campionario di nefandezze sufficiente a dimostrare a cosa siamo di fronte: un'opera diversa da quella inizialmente concepita da Pratt. Anche se il rimontaggio fosse stato fatto dall'autore stesso (com'era avvenuto alcuni anni prima con le tavole di Sgt. Kirk, nel passaggio dal formato orizzontale delle pubblicazioni argentine a quello verticale dell'omonima rivista), il discorso non cambierebbe: sarebbe sempre un'altra cosa rispetto dall'originale.
Immagine tratta dal sito Collezionismo Fumetti. |
Immagine tratta dal sito Collezionismo Fumetti. |
La versione "originale" di Favola di Venezia è quella che apparve in prima pubblicazione nel 1977 a puntate sul settimanale L'Europeo, dove l'impaginazione era a tre vignette (intendendo quelle "piccole") per striscia e quattro strisce per pagina (vedere le due immagini sopra, prelevate per gentile concessione dal sito Collezionismo Fumetti). Quindi fra le due versioni che ho confrontato, quella a colori è, da questo punto di vista, sostanzialmente uguale all'originale (due pagine del libro orizzontale corrispondono ad una pagina verticale del settimanale) mentre quella in bianco e nero è la stessa storia narrata in modo diverso.
Abbiamo visto come la seconda tavola sia stata accorciata di un quadretto mediante l'eliminazione della parte sinistra della prima vignetta: ebbene, di tagli come questo devono essercene altri 23, nel corso della storia, perché solo con una diminuzione di 24 vignette piccole o parti di vignette grandi, si spiegano le quattro tavole in meno. Nel quarto volume dell'integrale, la storia Favola di Venezia occupa 98 tavole, mentre nell'edizione in formato orizzontale le tavole sono 102 (su L'Europeo mi è stato confermato che erano 51). Ora, visto che si tratta sempre di sei vignette per pagina (3 x 2 in orizzontale e 2 x 3 in verticale), se fossimo di fronte ad un semplice rimontaggio, la scansione in tavole potrebbe coincidere, come si è visto con la prima tavola, ed il fumetto dovrebbe avere la stessa lunghezza; dato però che alcune vignette troppo larghe sono state mutilate, alla fine il conto non torna. Va detto che la versione rimontata è stata ristampata molte volte negli ultimi anni ed è ormai diventata quella "ufficiale" di questa storia dato che la lunghezza di 98 tavole è riportata sul sito della Cong.
Riassumendo, abbiamo: vignette spezzate in due, altre mutilate, molte allargate con disegni aggiuntivi, inversione di vignette, suddivisione in tavole completamente falsata e quattro tavole in meno nel totale. In pratica della storia di Corto Maltese intitolata Favola di Venezia esistono due versioni: la prima, che credo possiamo chiamare originale, e quella che da anni viene riproposta evitando di far sapere all'ignaro lettore che Pratt l'aveva realizzata in modo diverso.
Concludo citando il famoso librettino Come si diventa autori di fumetti (scaricabile gratuitamente in pdf) a cura di Alfredo Castelli e Gianni Bono, dove a pagina 43 si legge: "[...] ogni tavola dovrebbe aprirsi con un "interrogativo" e chiudersi con un "esclamativo" o viceversa. " È evidente che se si spostano vignette da una tavola all'altra questa regola accademica va a farsi benedire, con buona pace di quei pazzi come me, che di ogni fumetto vanno cercando maniacalmente la versione originale "così come l'autore l'aveva concepito".
giovedì 26 gennaio 2017
Ultime letture: Natali neri e altre storie di guerra
Bisognerebbe mettersi d'accordo una volta per tutte sull'utilizzo dell'espressione "graphic novel". Io pensavo che fosse riferita ad UNA storia a fumetti, ma dal momento che tale dicitura è riportata sulla copertina di questo libro, in basso sotto il titolo, forse mi sbagliavo. Infatti qui non c'è UNA storia ma NOVE brevi racconti, di cui solo uno inedito e gli altri apparsi in precedenza sulla rivista Animals. Forse si chiamano "graphic novel" anche le storie brevi? Sono confuso, ma devo dire che le storie presenti in questa "antologia" o "raccolta" sono tutte molto belle. Visintin affronta vari temi delicati col suo stile cinico e distaccato, non ti fa affezionare ai personaggi, non cerca di creare emozioni forti, semplicemente esprime il suo punto di vista. Si parla soprattutto di morte, ma anche di guerra, di violenza, di razzismo e di altro in questo libro. Tutti i fumetti qui raccolti lasciano volutamente un po' l'amaro in bocca, ma alla fine, chiudendo il libro, resta il piacere di aver letto storie veramente molto belle.
Il libro è pubblicato dall'Associazione Culturale ComicOut, costa 19,50 Euro e può essere acquistato sul sito.
martedì 24 gennaio 2017
Ultime letture: Mayapan volumi 1 e 2
Alla fine della lettura di questi due libri non resta molto. L'ambientazione fantascientifica mischiata con riti religiosi non è nuova e neppure una protagonista che va in giro seminuda. Si possono apprezzare diverse cose in questo fumetto, ma non l'originalità. I due volumi compongono un primo capitolo che non ha mai avuto seguito, praticamente un'opera incompiuta e imbarazzante da giudicare. Si capisce perché l'editore, al proprio stand a Lucca Comics 2016, vendeva questi due libri ad un prezzo ridicolo.
I due libri sono pubblicati da Vittorio Pavesio Production e possono essere acquistati online al prezzo di 15,99 Euro ciascuno.
I due libri sono pubblicati da Vittorio Pavesio Production e possono essere acquistati online al prezzo di 15,99 Euro ciascuno.
domenica 22 gennaio 2017
Ultime letture: Bittersweet super stories - Volinsky
Impossibile non fare il confronto con il primo volume di questa serie Bittersweet super stories, in quattro parole: quello si questo no. L'idea è quella di raccontare ogni volta la storia di un giovane che si trova improvvisamente e inspiegabilmente un super potere; Volinsky può diventare invisibile. Tanto il primo volume era delicato quanto questo è eccessivo in tutto. All'inizio il protagonista viene torturato pesantemente e poi sembra non risentirne, quasi che il potere fosse quello della rigenerazione. Va bene la sospensione dell'incredulità, ma quando viene trapanato un ginocchio poi è difficile riuscire a stare in piedi (e anche non svenire dal dolore); se viene estirpato un dente non si può disegnare il personaggio con tutti i denti al loro posto come fosse ricresciuto. Poi c'è il deus ex machina, il personaggio con la tuta da scheletro che appare nei momenti giusti e poi scompare senza che si sappia niente di lui. C'è molta violenza in questo libro, i morti ammazzati non si contano e l'uso del super potere passa decisamente in secondo o terzo piano. Il disegno è piacevole ed efficace, la storia potrebbe essere altrettanto se le premesse non fossero quelle enunciate nel precedente volume. Se a questa storia togliamo il riferimento alla serie e la leggiamo come un elevazione a potenza dei sentimenti di amore, odio, vendetta, amicizia, fedeltà, allora può diventare apprezzabile, ma come seconda, stona decisamente rispetto alla prima.
Il libro è pubblicato dal Centro Fumetto Andrea Pazienza e costa 12,00 Euro. Al momento in cui scrivo non è presente nello shop online del Centro, ma si può acquistare altrove.
Il libro è pubblicato dal Centro Fumetto Andrea Pazienza e costa 12,00 Euro. Al momento in cui scrivo non è presente nello shop online del Centro, ma si può acquistare altrove.
venerdì 20 gennaio 2017
Ultime letture: Benvenuto Cellini
Per aver commesso un omicidio, Benvenuto Cellini viene esiliato da Firenze e torna a Roma dove ha altri guai con la giustizia per una vecchia accusa di appropriazione indebita. Viene imprigionato in un castello potendo però lavorare. Fugge e si mette in viaggio verso Napoli finché, strada facendo, ritrova la sua amata Angelica. Resta con lei finché non riceve un invito dal re di Francia e riparte. Qui si conclude il libro di Filippo Rossi e Vincenzo Bizzarri, uno spaccato della vita dell'artista, dell'uomo Benvenuto Cellini. Difficile dire se siano più belle le tavole con la muta descrizione del lavoro di orafo o la sequenza notturna della fuga dal castello; tutte le pagine di questo libro sono splendide, sia nei testi che nei disegni.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Kleiner Flug, costa 14,00 Euro e può essere ordinato sul sito.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Kleiner Flug, costa 14,00 Euro e può essere ordinato sul sito.
mercoledì 18 gennaio 2017
Ultime letture: Anjce
Il personaggio di Anjce proviene da una pubblicazione che proponeva ogni volta tre storie di altrettanti autori e di cui uscirono sei numeri; questo libro riunisce quelle realizzate da Miriam Blasich (le prime storie sono state riviste e corrette dall'autrice), compresa la settima inedita. L'ambientazione è frutto di grande fantasia: quando uno muore rinasce in un altro corpo e si ritrova in un suo personale piccolo mondo, come un asteroide che vaga nello spazio, potendo venire in contatto con altri "rinati". Il sottotitolo del libro è Horo, amore e cioccolato, laddove Horo è il nome di una talpa, animale da compagnia della ragazza; l'amore è l'oggetto della ricerca di Anjce che spera di incontrare il suo ragazzo "rinato"; la cioccolata è l'unico alimento presente nel mondo in cui vive Anjce. Inutile stare a cercare metafore, chiedersi se quello di Anjce sia un inferno o un paradiso, il fumetto è godibile, le storie si leggono benissimo, il disegno matura strada facendo ed è adeguato all'ambientazione. Un bel libro.
Il libro è pubblicato dall'Associazione Culturale Prospetiva Globale, costa 9,00 Euro e può essere ordinato sul sito.
lunedì 16 gennaio 2017
Ultime letture: Giovanni dalle bande nere
La vita di Giovanni di Giovanni de' Medici prima che fosse conosciuto come Giovanni dalle bande nere. Dodicesimo volume della collana Prodigi fra le nuvole anche questo ha la caratteristica di farci conoscere un personaggio storico senza raccontarci tutta la sua vita. Attraverso vari episodi viene delineato il carattere della persona, il temperamento. Quello che non convince molto è il disegno. A differenza di altri titoli di questa collana, qui ci si discosta dal grottesco e si va verso il realismo, con una colorazione che però ha ben poco di realistico. Le tavole sono di grande impatto, anche e soprattutto quelle in cui prevale l'elemento dinamico, ma vanno intese come illustrazioni più che sequenze narrative: appaiono meno fumettistiche di quanto sarebbe necessario. Resta comunque un bel libro.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Kleiner Flug, costa 12,00 Euro e può essere ordinato sul sito.
sabato 14 gennaio 2017
Chi si ricorda... Le gioie dell'occhio?
Nel 1981 Serra e Riva Editori propongono al non indifferente prezzo di 65.000 lire questo meraviglioso volume (in tiratura limitata a 1500 copie) contente disegni di Tullio Pericoli cui seguono testi di Guido Almansi. Le immagini create da Pericoli sono divise in due sezioni: Catalogo e Racconti ciascuna delle quali contiene 10 tavole, stampate solo sulle pagine di destra. Nella prima sezione ogni pagina presenta un campionario di particolari del corpo femminile, dalle vagine alle bocche. I racconti sono tavole divise, in vario modo, in quadretti, nella cui sequenza risulta difficile intravedere storie. La seconda parte del libro è totalmente diversa, senza alcuna illustrazione; si intitola Vocali e contiene tre testi: Ulania, Adalberta, Orobella. Sono tre donne intorno alle quali Almansi disquisisce di temi erotici: la vagina di Ulania, il fondoschiena di Adalberta ed il petto di Orobella. Divertenti. Un libro che non dovrebbe cadere nell'oblìo semplicemente perché è molto bello.
Il libro è reperibile sul mercato dell'usato.
Il libro è reperibile sul mercato dell'usato.
giovedì 12 gennaio 2017
Ultime letture: Salomè
La delicatezza del segno di Silvia Vanni ben si sposa con i testi di Emilia Cinzia Perri tratti dal dramma di Oscar Wilde e con l'ambientazione nella "città meccanica". Lo stile sintetico della giovane disegnatrice, che rende il nasino di Salomè con un tratto di rosso e gli occhi neri senza pupille, fa di questo libro una gioia per gli occhi. L'idea di inserire elementi tecnologici risulta particolarmente felice, come nel caso della prigione di Iokanaan. La storia è semplice e ben conosciuta, ma questo fumetto la rende interessante, da leggere con calma fino al tragico finale.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Kleiner Flug, costa 12,00 Euro e può essere ordinato sul sito.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Kleiner Flug, costa 12,00 Euro e può essere ordinato sul sito.
martedì 10 gennaio 2017
Ultime letture: Science, bitch!
Luca Piersantelli, in arte Pierz, riflette sul conflitto fra scienza e religioni e lo fa in modo divertente e irriverente, con mille citazioni (una per tutte: le pagine del libro sono numerate, ma a pagina 42 al posto del numero troviamo la scritta "Risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto"). Più che una storia vera e propria il libro è un susseguirsi di gag irresistibili, alcune veramente geniali, citazioni e battute. Si legge bene con grande divertimento nonostante affronti un tema molto delicato.
Il libro è pubblicato da ProGlo Edizioni costa 8,00 Euro e può essere ordinato sulla pagina Facebook dell'autore.
domenica 8 gennaio 2017
Ultime letture: Al di là della porta dei sogni
Questo libro è una raccolta di dieci brevi racconti di Lele Vianello dichiaratamente ispirati ai telefilm della serie Ai confini della realtà; è ben curato, come nella tradizione delle Edizioni Segni d'Autore, in bianco e nero e con una introduzione accompagnata dalle copertine, a colori, delle varie storie. Quasi tutti i racconti sono di genere fantascientifico e vi compaiono varie razze aliene. Si legge molto bene, l'autore sa destreggiarsi alla perfezione sulle brevi distanze (da un minimo di 5 tavole ad un massimo di 14) ed il risultato finale è veramente ottimo.
Il libro è pubblicato dalle Edizioni Segni d'Autore, costa 19,00 Euro e può essere acquistato sul sito dell'editore.
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