Inizia con una scena romantica, la seconda storia del “nuovo” Corto Maltese di Martin Quenehen e Bastien Vivès, per poi calare il nostro nella guerra dei Balcani; siamo alle fine del 2002, quindi un anno dopo le vicende del precedente Oceano nero, dove riecheggiavano i fatti dell’11 settembre 2001. Questo Corto Maltese resta coinvolto negli avvenimenti, molto più di quello di Hugo Pratt, si sporca le mani, commette cattive azioni e subisce violenze; mantiene il romanticismo, ma perde quell’eleganza che lo farebbe sembrare distaccato, più osservatore che attore. Il Corto di Quenehen e Vivès è un personaggio moderno e tragico e in questo episodio si allontana ancora dal modello classico. Il grigio che permea il volume, che ogni tanto lascia il passo ad esplosioni di bianco, ma molto più spesso a scene buie, è affascinante, così come lo sguardo di Corto, reso magnetico da un occhio socchiuso. Ogni tanto Vivès lascia che il lettore si perda nei dettagli, ma, nelle scene cruciali, gli sfondi sono ridotti al minimo e l’attenzione si concentra sui personaggi e le loro azioni. Un libro stupendo di autori francesi, con la rivisitazione di uno dei più bei personaggi del fumetto italiano.
Il libro è
pubblicato da Cong, costa 21 euro e può essere ordinato sul sito.