Premessa: nel 2017 avevo acquistato a Lucca Industrial revolution and world war ed ero rimasto molto colpito dalla cifra artistica di Shintaro Kago e dalla bella edizione della Hollow Press; due anni dopo iniziai a seguire la produzione di questo bravo editore. All’inizio del 2020, venne pubblicato: La principessa del castello senza fine ed avevo deciso di ordinarlo in fumetteria, cosa che però non feci subito; arrivò la quarantena, con la chiusura delle librerie e tutto il resto e l’acquisto di questo libro passò nel dimenticatoio. In occasione di Lucca Changes, fra i molti incontri, ci fu la lunga intervista a Kago, ma il volume era esaurito (tranne l’edizione in giapponese). L’editore promise che presto sarebbe stato ristampato, e a gennaio 2021 ecco l’annuncio tanto atteso. A questo punto vediamo formati e prezzi delle varie proposte: la prima edizione è un cartonato di cm 21 x 30 (30 euro); la ristampa “pocket edition” un brossurato di cm 17 x 24 (24 euro); la ristampa “non-human edition” un enorme cartonato di cm 24 x 35 con 48 pagine di contenuti extra (60 euro). Naturalmente mi orientai per la versione di lusso, ma c’era un problema: è solo in inglese. Alla fine, ho comprato entrambe le edizioni, leggendo ogni capitolo due volte: prima in inglese e poi in italiano.
The princess of
the never-ending castle
L’editore aveva chiesto una storia di quasi 200 tavole, ambientata nel Giappone
medioevale, che mantenesse lo stile caratteristico dell’autore. La fantasia di
Shintaro Kago ha creato un mondo formato da tanti castelli di legno, che
crescono spontaneamente come alberi, altissimi sopra le nuvole. Quando il
signore di un castello viene ucciso, si formano due ramificazioni nelle quali
procedono parallelamente due realtà alternative: quella in cui il signore è
morto e quella cui a soccombere è stato il suo avversario. In questo scenario
l’autore colloca la principessa del titolo, che è la moglie del signore ucciso
e cerca vendetta. Soprattutto Kago utilizza questa fantasiosa realtà per
giocare col fumetto e sperimentare narrazioni parallele, con magnifiche tavole
ricchissime di dettagli. Il castello è descritto come un piccolo stato,
autonomo e indipendente, con un signore, un’aristocrazia, una borghesia e via
scendendo fino ai non umani. Kago deve anche spiegare le dinamiche della
crescita del castello e soprattutto della scissione in due, riguardante anche
le persone, che vengono duplicate. Può accadere che l’uccisore di un signore,
causa della nascita di un ramo del castello, muoia a sua volta subito dopo, accidentalmente. In questo caso la crescita del nuovo ramo si interrompe e le
persone che si trovano a metà del processo di sdoppiamento, restano così per
sempre: mostri con due teste o altre parti del corpo raddoppiate. Nel libro c’è
tutto questo: una storia fatta di attacchi e contrattacchi, minuziose
spiegazioni delle regole di questo particolare universo, il tema del mostro
deforme, la violenza, la tortura, il sesso. La storia è piuttosto semplice e in
certi passaggi talmente banale che anche l’autore ci scherza sopra. Il
paradosso della doppia realtà è rappresentato con colonne di vignette
parallele, una per ciascun ramo del castello, con uguali dialoghi. Il gioco di
Kago si palesa quelle poche volte che la sceneggiatura sembra entrata in un
vicolo cieco: a quel punto arriva la descrizione di una “legge fisica” del
castello che permette di superare lo stallo e la storia può ripartire. Il
lettore deve accettare le regole di questo gioco e godere delle splendide
tavole.
Nelle
48 pagine di contenuti extra dell’edizione “non-human”, c’è una lunga
intervista all’autore (con le stesse domande che gli vengono poste nel video,
sottotitolato, di Lucca Changes) in cui sono sviscerati tutti i retroscena
della creazione dell’opera. Ad accompagnare il testo, troviamo scansioni delle
tavole originali, a rendere il tutto ancora più interessante.
Il libro è pubblicato da Hollow Press, l’edizione non-human costa 60 euro, quella pocket 24 euro, entrambe possono essere ordinate sul sito.