Il diario personale delle mie letture, con semplici commenti, perché non sono in grado di scrivere recensioni.
mercoledì 20 novembre 2013
Ultime letture: Agente segreto di Gallieno Ferri
Senza lode né infamia, scorre via come acqua fresca questa storia del 1955 proposta dall'Anafi ai propri soci nel programma 2014. Intrecci e situazioni mutuati da X9 di Raymond che prendono forma con gli apprezzabili disegni di un Ferri già maturo.
martedì 19 novembre 2013
Spezziamo una lancia per ... Comic Art in Paper Back
Le Edizioni Comic Art iniziarono le pubblicazioni nel luglio 1965 con un libro dedicato ad Alley Oop, ribattezzato Uup, di Vincent T. Hamlin. "Il cavernicolo Uup" ha un formato orizzontale di 22 x 16, conta 128 pagine in bianco e nero, è rilegato con copertina cartonata verde e presenta le strisce dal 26/09/1962 al 01/07/1963 al prezzo di 1.800 lire.
Questo libro e quelli successivi di cui trattiamo sotto, non fanno parte del catalogo della Editrice Comic Art che iniziò l'attività un decennio più avanti. Per quanto riguarda Alley Oop nel Comic Art Book consultato ci sono i quattro albi datati aprile 1975 e contenenti la produzione dal 01/06/1943 al 31/12/1943.
Ad aprile 1966 il personaggio viene ripreso in un libretto tascabile (formato verticale di 11,5 x 19) dal titolo "La strana guerra del cavernicolo Uup", che viene pubblicato come n. 1 del periodico trimestrale "Comic Art in Paper Back". Si riparte esattamente da dove era terminato il precedente volume ed al ritmo di una striscia per pagina si arriva fino al 09/11/1963.
Il volumetto, corredato di introduzione, è completato da 4 pagine dedicate ad un'altra striscia: "The born loser" di Art Sansom in merito alla quale mi piace segnalare una curiosità. Nel numero di novembre 1966 di Linus appare The born loser (soltanto 4 strisce nell'ultima pagina) e nel numero successivo una nota redazionale spiega che si è trattato di un errore (!) in quanto il personaggio "appare, in esclusiva per l'Italia, nel periodico Comic Art".
Luglio 1966, n. 2 "Le pene d'amore del cavernicolo Uup" con 72 pagine di Hamlin (strisce dal 11/11/1963 al 01/02/1964) e 52 di Leslie Turner con il suo Capitan Easy. I redazionali sono le due introduzioni ai rispettivi personaggi.
Ottobre 1966, n. 3 "Uup e la macchina del tempo" con 62 pagine del cavernicolo, 54 di Capitan Easy ed una sola pagina di The born loser. Completano il numero la consueta introduzione ed un'intervista a Lee Falk.
Per Alley Oop in questo terzo numero viene interrotta la sequenza della produzione recente (per l'epoca) e si torna indietro con le strisce dal 07/04/1939 al 24/07/1939, quelle della svolta. Si palesa qui infatti la geniale intuizione di Hamlin di introdurre la macchina del tempo con cui l'uomo delle caverne viene catapultato nel ventesimo secolo e successivamene nelle epoche più disparate. In questo volume le strisce sono leggermente ridotte di formato per farne entrare una e mezzo in ogni pagina.
Gennaio 1967, n. 4 "La mitologia del cavernicolo Uup" dove le pagine dedicate al personaggio principale salgono a 84. Seguono un omaggio ad Alex Raymond nel decennale della morte (che ricorreva nel 1966) ed una selezione delle relazioni tenute dai redattori della rivista durante il 2° Salone Internazionale dei Comics a Lucca.
La cronologia di Alley Oop riprende da dove rimasta nel secondo volume e quindi strisce dal 03/02/1964 al 11/05/1964. Chiude The born loser con 16 pagine e chiude anche il trimestrale dopo appena quattro numeri.
Sfogliando uno qualsiasi dei numeri di Comic Art in Paper Back si ha la sgradevole sorpresa di trovarsi di fronte ad un rimontaggio delle strisce per adattarle al formato tascabile. A ben guardare però si scopre che questo è vero solo per i personaggi "di contorno" ovvero The born loser e Capitan Easy mentre per quanto riguarda Alley Oop il rimontaggio avviene senza traumi. Infatti le strisce hanno una caratteristica peculiare che viene sfruttata in questi albetti. Sono perfettamente divisibili a metà, essendo in realtà composte ciascuna da due ministrisce di uguale misura. Questo evidentemente proprio per permettere la pubblicazione in uno spazio quadrato, tanto che la data è ripetuta sia nella prima che nella seconda parte di ogni striscia. Nel libro cartonato, dove le strisce sono pubblicate normalmente, si può notare molto bene che lo spazio fra le due vignette centrali segna la metà dello spazio occupato dalla striscia. Quindi le storie del cavernicolo sono pubblicate in modo sostanzialmente corretto, anche quando sono ridotte nel terzo numero.
L'ultima riflessione riguarda la definizione di Comic Art in Paper Back: libro o rivista? L'aspetto è quello di libro, ma la varietà, seppur ridotta, del contenuto e la presenza di redazionali, oltre l'introduzione, la farebbe essere rivista a tutti gli effetti. Non mi risulta che sia mai stata citata come rivista o inserita in alcun repertorio.
Ad ottobre 1966 viene data alle stampe anche la seconda edizione del libro cartonato, sostanzialmente uguale ma con un'aggiunta: una sovracopertina rossa. Questa fragile striscia di carta è la classica croce e delizia dei collezionisti. Il volume in seconda edizione privo di essa ha poco valore, mentre con la sovracopertina in ottimo stato può essere più quotato della prima edizione. Nei risvolti di questa sovracopertina e in due pagine ciascuno dei numeri 3 e 4 del periodico (posizionate "fuori testo", subito dopo la copertina), sono riportati estratti dalle recensioni sul cavernicolo apparse sui giornali.
Questo libro e quelli successivi di cui trattiamo sotto, non fanno parte del catalogo della Editrice Comic Art che iniziò l'attività un decennio più avanti. Per quanto riguarda Alley Oop nel Comic Art Book consultato ci sono i quattro albi datati aprile 1975 e contenenti la produzione dal 01/06/1943 al 31/12/1943.
Ad aprile 1966 il personaggio viene ripreso in un libretto tascabile (formato verticale di 11,5 x 19) dal titolo "La strana guerra del cavernicolo Uup", che viene pubblicato come n. 1 del periodico trimestrale "Comic Art in Paper Back". Si riparte esattamente da dove era terminato il precedente volume ed al ritmo di una striscia per pagina si arriva fino al 09/11/1963.
Il volumetto, corredato di introduzione, è completato da 4 pagine dedicate ad un'altra striscia: "The born loser" di Art Sansom in merito alla quale mi piace segnalare una curiosità. Nel numero di novembre 1966 di Linus appare The born loser (soltanto 4 strisce nell'ultima pagina) e nel numero successivo una nota redazionale spiega che si è trattato di un errore (!) in quanto il personaggio "appare, in esclusiva per l'Italia, nel periodico Comic Art".
Luglio 1966, n. 2 "Le pene d'amore del cavernicolo Uup" con 72 pagine di Hamlin (strisce dal 11/11/1963 al 01/02/1964) e 52 di Leslie Turner con il suo Capitan Easy. I redazionali sono le due introduzioni ai rispettivi personaggi.
Ottobre 1966, n. 3 "Uup e la macchina del tempo" con 62 pagine del cavernicolo, 54 di Capitan Easy ed una sola pagina di The born loser. Completano il numero la consueta introduzione ed un'intervista a Lee Falk.
Per Alley Oop in questo terzo numero viene interrotta la sequenza della produzione recente (per l'epoca) e si torna indietro con le strisce dal 07/04/1939 al 24/07/1939, quelle della svolta. Si palesa qui infatti la geniale intuizione di Hamlin di introdurre la macchina del tempo con cui l'uomo delle caverne viene catapultato nel ventesimo secolo e successivamene nelle epoche più disparate. In questo volume le strisce sono leggermente ridotte di formato per farne entrare una e mezzo in ogni pagina.
Gennaio 1967, n. 4 "La mitologia del cavernicolo Uup" dove le pagine dedicate al personaggio principale salgono a 84. Seguono un omaggio ad Alex Raymond nel decennale della morte (che ricorreva nel 1966) ed una selezione delle relazioni tenute dai redattori della rivista durante il 2° Salone Internazionale dei Comics a Lucca.
La cronologia di Alley Oop riprende da dove rimasta nel secondo volume e quindi strisce dal 03/02/1964 al 11/05/1964. Chiude The born loser con 16 pagine e chiude anche il trimestrale dopo appena quattro numeri.
Sfogliando uno qualsiasi dei numeri di Comic Art in Paper Back si ha la sgradevole sorpresa di trovarsi di fronte ad un rimontaggio delle strisce per adattarle al formato tascabile. A ben guardare però si scopre che questo è vero solo per i personaggi "di contorno" ovvero The born loser e Capitan Easy mentre per quanto riguarda Alley Oop il rimontaggio avviene senza traumi. Infatti le strisce hanno una caratteristica peculiare che viene sfruttata in questi albetti. Sono perfettamente divisibili a metà, essendo in realtà composte ciascuna da due ministrisce di uguale misura. Questo evidentemente proprio per permettere la pubblicazione in uno spazio quadrato, tanto che la data è ripetuta sia nella prima che nella seconda parte di ogni striscia. Nel libro cartonato, dove le strisce sono pubblicate normalmente, si può notare molto bene che lo spazio fra le due vignette centrali segna la metà dello spazio occupato dalla striscia. Quindi le storie del cavernicolo sono pubblicate in modo sostanzialmente corretto, anche quando sono ridotte nel terzo numero.
L'ultima riflessione riguarda la definizione di Comic Art in Paper Back: libro o rivista? L'aspetto è quello di libro, ma la varietà, seppur ridotta, del contenuto e la presenza di redazionali, oltre l'introduzione, la farebbe essere rivista a tutti gli effetti. Non mi risulta che sia mai stata citata come rivista o inserita in alcun repertorio.
Ad ottobre 1966 viene data alle stampe anche la seconda edizione del libro cartonato, sostanzialmente uguale ma con un'aggiunta: una sovracopertina rossa. Questa fragile striscia di carta è la classica croce e delizia dei collezionisti. Il volume in seconda edizione privo di essa ha poco valore, mentre con la sovracopertina in ottimo stato può essere più quotato della prima edizione. Nei risvolti di questa sovracopertina e in due pagine ciascuno dei numeri 3 e 4 del periodico (posizionate "fuori testo", subito dopo la copertina), sono riportati estratti dalle recensioni sul cavernicolo apparse sui giornali.
domenica 10 novembre 2013
Ultime letture: Larry Yuma 1 - Il solitario del West
È un enorme piacere poter rileggere dopo tanti anni le storie che avevo apprezzato da ragazzo e soprattutto ammirare pienamente il disegno di Carlo Boscarato, evidentemente sacrificato dalla colorazione della prima edizione. Diciamo chiaramente che Larry Yuma è un Tex che arriva in un posto, raddrizza i torti e se ne riparte per il suo vagabondare. La brevità delle storie non consente troppe spiegazioni, le sceneggiature magistrali di Claudio Nizzi si concentrano sull'azione, sulle inquadrature essenziali, senza alcuna ridondanza. Il ritmo incalzante è controbilanciato dall'accuratezza dei disegni, puliti e particolareggiati. Quello che più impressiona è l'espressività dei volti, mai banali. A distanza di tanto tempo queste storie vivono una seconda giovinezza e si presentano moderne e godibili anche da chi non le ha conosciute in passato.
Questo è il primo di una serie che si prefigge di ripresentare tutto Larry Yuma in dieci volumi e qui faccio i migliori auguri di un buon successo per questa meritevole iniziativa.
sabato 9 novembre 2013
Ultime letture: Il quinto beatle
Piacevole sorpresa questo libro. Storia molto bella, disegni all'altezza della situazione e ottimo montaggio delle tavole, variabile nelle diverse situazioni della narrazione.
Ultime letture: Unastoria
Gipi colpisce ancora e colpisce il lettore suo coetaneo con la faccenda del guardarsi allo specchio. La parte grafica del libro è notevole, bellissimo l'alternarsi di bianco e nero e colore, di stili diversi. La storia è interessante ed emozionante e non si può chiedere di più.
mercoledì 6 novembre 2013
Ultime letture: L'inverno di Diego
Roberto Baldazzini alleggerisce il tratto ed affronta la Storia con la S maiuscola; il risultato è un bellissimo libro che si fa leggere piacevolmente e lascia molti spunti di riflessione. Godibili i disegni in toni di grigio in cui spicca il nero della notte a contrasto col bianco della neve, ottimo il ritmo imposto dall'abile sceneggiatura.
Ultime letture: Brian the brain da adolescente
Il Miguel Angel Martin di sempre con il suo bellissimo personaggio in una vicenda di ampio respiro narrata con estrema delicatezza. Una lettura molto piacevole.
lunedì 4 novembre 2013
Ultime letture: Diario del cattivo papà
Guy Delisle è dotato di un tratto sintetico che funzionava già nelle precedenti opere e trova il suo perfetto utilizzo in questi episodi leggeri e molto divertenti.
Ultime letture: Atrox, Le mani sugli eventi
Proseguono le avventure del nostrano re del terrore, abilmente orchestrate da Giuseppe Peruzzo con matite e chine di Nicola Gobbi. La lettura scorre veloce e piacevole per un libro ben confezionato come ci ha abituati la Q Press.
domenica 3 novembre 2013
Ultime letture: Athos
Ultime letture: DKW di Sergio Ponchione
Steve Ditko, Jack Kirby e Wally Wood non sono considerati disegnaori da manuale, eppure un autore di fumetti affermato consiglia ad un giovane di ispirarsi a loro. Il genio di Sergio Ponchione crea alcune di tavole di raccordo in cui raffigura se stesso per collegare fra loro tre brevi storie dedicate ai suddetti grandi autori. Il tutto forma un agile libretto, piacevole e interessante. Segue l'immagine (un po' troppo luminosa) del disegno con dedica.
Lucca Comics 2013
Ho tolto i "games" dal titolo perché non mi interessano; vado da trent'anni a Lucca per i "comics" ed evito i padiglioni dedicati a cose diverse dai fumetti. Il dato principale di quest'anno è senz'altro la constatazione del costante aumento di pubblico che in alcuni momenti rende invivibili gli spazi.
Passando ai fumetti troviamo la solita quantità di nuovi titoli che fanno dubitare della cosiddetta crisi. Mi sono concentrato sui libri, acquistando soprattutto laddove era presente l'autore. Sono così entrati nella Biblioteca poplite fumetti i seguenti titoli, con tanto di dedica e disegno:
DKW Ditko Kirby Wood di Sergio Ponchione, edizioni Comma 22
L'inverno di Diego di Roberto Baldazzini, The Box Edizioni
Unastoria di Gipi, Coconino Press
Brian the Brain da adolescente di Miguel Angel Martin, Nicola Pesce Editore
Athos, Appunti dalla montagna sacra di Cosimo Miorelli, Edizioni Di
Diario del cattivo papà di Guy Delisle, Rizzoli - Lizard
Con semplice autografo:
Larry Yuma volume 1, Il solitario del west di Claudio Nizzi e Carlo Boscarato (Cestaro Edition), Allagalla Editore
Il quinto beatle, La storia di Brian Epstein di Vivek J. Tiwary, Andrew C. Robinson e Kyle Baker, Panini 9L (vendita abbinata al n. 121 della rivista Rolling Stone)
Inoltre:
Atrox, Le mani sugli eventi di Giuseppe Peruzzo, disegni Nicola Gobbi, Q Press
Atrox, La diva, romanzo breve di Giuseppe Peruzzo, Q Press
Agente segreto di Gallieno Ferri, ANAFI
Krazy & Ignatz 1933 - 1934 di George Herriman, Nova Express
Non sono libri:
Comix 2013 Special edition per Lucca comics and games
Fumetto n. 87, ANAFI
Inedistrips dal n. 21 al n. 28 (con i quali ho completato la collezione), ANAFI
Comic-soon n. 23 (giornale a distribuzione gratuita)
Settore antiquariato:
Il cavernicolo Uup di V.T. Hamlin, Edizioni Comic Art, 1966 (seconda edizione con sovracopertina rossa)
Comic Art in paper back, serie completa dal n. 1 (aprile 1966) al n. 4 (gennaio 1967), Edizioni Comic Art
A margine:
Il grande Belzoni di Walter Venturi, n. 10 della collezione Romanzi a fumetti Bonelli
Sergio Bonelli, Il timoniere dei sogni (vendita abbinata al dvd "Come Tex nessuno mai"), uscito come n. 9 dei Romanzi a fumetti Bonelli
Nel complesso sono molto soddisfatto delle scelte. Ampio il fronte dei mancati acquisti fra cui alcuni volumi visti nella "Self area".
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