Ci sono poi quelli che "a Lucca il fumetto non c'è più"; quindi io avrei girovagato per cinque giorni nel vuoto cosmico e acquistato 25 kg di nulla, con sketch fatti dai fantasmi! Mi sento rispondere che tutto quello che viene venduto a Lucca si può acquistare su Internet. Non è vero, e, comunque, su Internet non c'è l'autore con cui parlare, manca il profumo della carta, non puoi prendere in mano il libro ed assaporare il piacere tattile delle dita che scorrono sulle pagine! Soprattutto, su Internet non ci sono gli amici con cui andare a cena!! Trovo quindi completamente assurdo e ridicolo il confronto fra andare in fiera e comprare su Internet. Meglio lasciar perdere.
Mostra per i 50 anni di Metal Hurlant. |
Una delle stanze dell'area relax Level Up. |
Francesca Ghermandi davanti alle sue opere. |
Parlando della mia personale esperienza, di tutto quanto c'è a Lucca, a me interessano solo i fumetti e neanche tutti. Come sempre, ho frequentato soprattutto il padiglione Napoleone, finalmente ben organizzato e con spazi vivibili. Ho fatto acquisti in piazza San Martino e rapide incursioni ai padiglioni di Piazza Giglio, Via Garibaldi (commercianti), Piazza Antelminelli (Bonelli). Un discorso a parte per la Self Area, sempre bella, interessante, piena di fumetti e di autori che ti parlano delle loro opere; lì si tocca con mano il grande fermento che c'è fra i giovani fumettisti. Devo però azzardare una critica, forse troppo superficiale, derivante da ciò che ho percepito guardando le pubblicazioni presenti sui tavoli delle autoproduzioni. Sono sempre più deluso dalla somiglianza dei libri dei vari collettivi con quelli dell'editoria professionale, dalla loro ricchezza tipografica e conseguente prezzo alto e anche dalle troppe antologie. Rinnovo il mio appello a tutte le autoproduzioni: fate albi monografici, spillati, in bianco e nero, da prezzare a meno di 5 euro. Secondo me, ne vendereste di più e gli autori avrebbero i nomi in copertina, con tutti i vantaggi del caso.
Da sinistra: Simon Bisley, Cecilia Capuana, l'interprete (voltato per parlare con Luca Raffaelli), Jean-Pierre Dionnet, Tanino Liberatore. |
Non mi ero fatto un'agenda di appuntamenti, ho preferito improvvisare, senza lo stress degli orari da rispettare, saltando incontri che mi interessavano e assistendo ad altri. Soprattutto, ho trascorso molto tempo a parlare con gli amici, e, complice il bel tempo e il fatto che, per la prima volta, ho alloggiato a Lucca, si è trattato di una vera vacanza, cinque giorni che mi sono goduto, lontano dai pensieri e dai problemi quotidiani, immerso nel mondo del fumetto, alla faccia di chi dice che a Lucca il fumetto non c'è più!