Inizio con una nota personale: nel mese di marzo 2023, in un video della Comics night sul canale de Lo Spazio Bianco, vidi questo librone, che viene definito “il libro più bello fatto su Jacovitti”. Mi venne voglia di averlo e, due settimane dopo, in quel di Lucca Collezionando, trovai la prima edizione del 1974, in buone condizioni, ad un prezzo abbordabile. Il mio rapporto con i fumetti di Jacovitti non è mai stato buono: mi piacciono le sue illustrazioni, le vignette, le strisce, le panoramiche, ma i fumetti non sono mai riuscito a leggerli, mi annoiano dopo poche pagine. Non essendo un amante dei fumetti umoristici, e in particolare di quelli italiani, specialmente se molto verbosi, ho dovuto impormi la lettura di questo libro, prescrivendomi, come fosse un medicinale, una dose di due pagine, due volte al giorno, dopo i pasti! Procedendo con questo ritmo, in poco meno di due mesi, ho terminato il libro.
Nel 1974, Piero Dami Editore pubblicò un volume antologico di 256 pagine di grande formato (cm 25,5 x 35), intitolato semplicemente Jacovitti. Il cartonato, tutto a colori, si apre con un’introduzione di Vezio Melegari e la rassegna di 100 personaggi in altrettante vignette, su sette pagine, poi iniziano i fumetti. Di questi non vengono fornite indicazioni circa la provenienza, le date si possono ricavare solo dalle firme dell’autore: Little Tom è del 1966, Tom e Gionni del 1961, Cocco Bill nell’al di qua del 1964, Tizio Caio e Sempronio del 1960, Chicchirino del 1964, Gamba di quaglia del 1959, Il Coccobello, il Brutto e il Cattivo del 1967, Cocco Bill così e cosà del 1966, Giulietto e Romea del 1959. L’arco di tempo è piuttosto limitato, appena nove anni (dal ’59 al ’67), ma le ambientazioni sono molto varie. Se il western di Cocco Bill è maggioritario, in questa rassegna troviamo anche il poliziesco di Little Tom, la fantascienza di Tom e Gionni, la Storia antica di Tizio Caio e Sempronio, la “favoletta” di Chicchirino, il piratesco di Gamba di quaglia e le tavole autoconclusive di Giulietto e Romea. Alcune tavole sono evidentemente rimontate rispetto alla pubblicazione originale e molte pagine sono completate, in alto, da singole vignette o strisce in bianco e nero; inoltre, fra una storia e l’altra, ci sono alcune tavole panoramiche intitolate Jacovittaggini.
Alcune di queste tavole si
leggono bene, risultano scorrevoli, in altre bisogna soffermarsi ad apprezzare
le acrobazie verbali e le invenzioni linguistiche, così il ritmo è rallentato e
stancante, fino al sopraggiungere della noia. Devo tener conto che in origine,
questi fumetti venivano pubblicati ad una pagina per volta, sui settimanali per
ragazzi, e infatti la lettura a piccole dosi ha funzionato. Jacovitti crea
storie articolate, vere avventure che, in un contesto realistico,
richiederebbero molte decine di tavole, mentre a lui ne sono sufficienti dalle
20 alle 30, con tante vignette, ricche di dialoghi e disseminate dei suoi
caratteristici particolari. Alla fine, non ho imparato a leggere ed apprezzare i
fumetti di Jacovitti, ma ho arricchito il mio bagaglio culturale, ed anche la
mia collezione può contare su un bel libro in più.
Il libro è reperibile sul mercato dell'usato, in questa edizione o in successive ristampe con diversa copertina.