Joyce Farmer, classe 1938, è stata un esponente del fumetto underground statunitense negli anni ’60. In seguito, si dedicò ad altre attività e solo all’inizio del nuovo millennio tornò a fare fumetti, raccontando brevi episodi autobiografici, ma cambiando i nomi dei personaggi. La Farmer inviava queste tavole all’amico Robert Crumb, e fu lui a convincerla a completare l’opera, che venne pubblicata nel 2010. Laura si prende cura dell’anziano padre e della sua seconda moglie, fino alla loro morte. Assistiamo a piccoli episodi di vita quotidiana, esposti così come sono, in modo asettico, senza alcun fine moralistico o di altro genere. La lettura scorre lenta e non cerca l’immedesimazione del lettore nei personaggi, non suscita particolari emozioni; neppure il disegno è accattivante, con i personaggi che sembrano sempre sorridere, anche di fronte alle avversità della vita, nella sua ultima fase. Eppure, è un gran bel libro, che tratta un argomento importante con toni anche leggeri, che si legge con piacere, un capitolo dopo l’altro, senza fretta.
Il libro è pubblicato da
Eris Edizioni, costa 17 euro e può essere ordinato sul sito.
Nessun commento:
Posta un commento