Da alcuni anni sto sponsorizzando Linus consigliandone l'acquisto perché è veramente una bella rivista.
Si è parlato molto, ma mai abbastanza, delle riviste, della loro scomparsa, del ruolo che avevano e di quello che avrebbero dovuto avere nel mondo del fumetto. Oggi Linus un suo ruolo ce l'ha: che sia quello di presentare strisce autoconclusive in giuste dosi mensili o mischiare con sapienza (esperienza) fumetti e redazionali che con i fumetti hanno poco a che fare, quale che sia poco importa. Linus offre una lettura piacevole e questo è quello che conta.
Una delle caratteristiche è la staticità dei contenuti, il presentare ogni numero con gli stessi autori, di fumetti, scritti e rubriche, di quello precedente, con le novità centellinate con la sapienza di cui sopra.
Il numero di settembre 2013 è un'eccezione: la maggior parte degli scritti consueti lasciano il posto ad un bel ricordo di Oreste del Buono nel decimo anniversario della morte, il 30 settembre 2003. Un blocco di 24 pagine posto, non a caso dopo i Peanuts, in cui la figlia Nicoletta del Buono, Stefania Rumor ed altri a seguire, parlano del grande giornalista i cui racconti conpaiono al piede delle stesse pagine.
Un ottimo numero per iniziare o ricominciare a leggere Linus.
Il diario personale delle mie letture, con semplici commenti, perché non sono in grado di scrivere recensioni.
giovedì 19 settembre 2013
venerdì 13 settembre 2013
Chi si ricorda ... di Quel fantastico treno?
Era il 1992 quando le Ferrovie dello Stato promossero la pubblicazione di questo volume, realizzato da Adn Kronos Libri e, a quanto ci risulta, mai messo in vendita. È un libro celebrativo del treno con storie a fmetti, sia in bianco e nero che a colori, di Guido Crepax, Cinzia Leone, Lorenzo Mattotti, Josè Munoz e Carlos Sampayo, Hugo Pratt. Viene narrata la storia delle ferrovie dal 1839 al futuro con testi che intervallano i fumetti e rendono anche molto interessante uno splendido volume di ampio formato in ottima edizione.
martedì 10 settembre 2013
La mia vita con i fumetti: il banco del mercato
Il mercoledì è da sempre giorno di mercato qui dove vivo. Da molti anni però c'è un vuoto in quel mercato: manca "l'omino dei giornalini" come lo chiamavamo io e i miei compagni di scuola delle elementari e medie. Un banco del mercato che per circa trent'anni ha svolto un ruolo importantissimo per quelli delle mia generazione e di alcune precedenti e successive. Il business principale era la compravendita di giornalini pornografici, poi venivano i "neri", i "Bonelli", i supereroi ed altri, compresi territori limitrofi come fotoromanzi.
I clienti più strani come il sotttoscritto riuscivano, raramente, ha trovare anche altro come le riviste a fumetti, qualche, "pocket" o veri e propri libri.
Fino alla maggiore età e quindi la possibilità di spostarsi in città alla ricerca di quella chimera che nell'immaginario doveva per forza chiamarsi "casa del fumetto", il banco del mercato era, oltre naturalmente all'edicola, l'unica fonte di approvvigionamento di fumetti. Ed era una fonte limitata per due motivi: innanzi tutto potevamo andarci solo in periodo di vacanze scolastiche perché il mercato è solo al mattino e poi l'omino dei giornalini non aveva grossisti a cui rifornirsi, i suoi acquisti erano solo i privati che rivendevano i fumetti. La meccanica dei prezzi è in parte invariata tutt'oggi, infatti il commerciante pagava per gli acquisti un terzo del prezzo a cui avrebbe rivenduto.
Le vendite avvenivano normalmente alla metà del prezzo di copertina, salvo i "numeri vecchi" più rari.
Tanti ricordi sono legati alle corse per arrivare al mercato prima degli altri, alle pazienti ricerche con le mancoliste, alla gioia per aver trovato l'ultimo numero della collezione.
Poi un giorno, ero militare in licenza e quindi mancavo dal mercato da mesi, vidi il furgone dell'omino dei giornalini tristemente parcheggiato con la scritta "vendesi". Era la fine di un'epoca.
I clienti più strani come il sotttoscritto riuscivano, raramente, ha trovare anche altro come le riviste a fumetti, qualche, "pocket" o veri e propri libri.
Fino alla maggiore età e quindi la possibilità di spostarsi in città alla ricerca di quella chimera che nell'immaginario doveva per forza chiamarsi "casa del fumetto", il banco del mercato era, oltre naturalmente all'edicola, l'unica fonte di approvvigionamento di fumetti. Ed era una fonte limitata per due motivi: innanzi tutto potevamo andarci solo in periodo di vacanze scolastiche perché il mercato è solo al mattino e poi l'omino dei giornalini non aveva grossisti a cui rifornirsi, i suoi acquisti erano solo i privati che rivendevano i fumetti. La meccanica dei prezzi è in parte invariata tutt'oggi, infatti il commerciante pagava per gli acquisti un terzo del prezzo a cui avrebbe rivenduto.
Le vendite avvenivano normalmente alla metà del prezzo di copertina, salvo i "numeri vecchi" più rari.
Tanti ricordi sono legati alle corse per arrivare al mercato prima degli altri, alle pazienti ricerche con le mancoliste, alla gioia per aver trovato l'ultimo numero della collezione.
Poi un giorno, ero militare in licenza e quindi mancavo dal mercato da mesi, vidi il furgone dell'omino dei giornalini tristemente parcheggiato con la scritta "vendesi". Era la fine di un'epoca.
domenica 8 settembre 2013
Lucca Comics 1999
Il seguente testo è recuperato da uno spazio Internet ormai abbandonato.
LA MIA LUCCA COMICS AUTUNNO 1999
Diario di domenica 31 ottobre dalle 10 alle 19 e lunedì 1 novembre dalle 15,30 alle 18.
Il sottoscritto fra i pannelli della mostra “6864 ore al 2000”.
In questa pagina ho
provato a stendere il mio personale resoconto del salone di Lucca: una
serie, non molto ordinata, di commenti, immagini, storie e sensazioni
dal fine settimana più atteso e più intensamente vissuto di tutto
l’anno. La speranza è che qualcuno possa trovare piacevole la lettura e
divertirsi come io mi sono divertito a scrivere.
L’entrata al salone è
come sempre piuttosto disorientante (strano dopo 17 anni di
frequentazione, ma vero); non mi chiedo dove andare, ma da chi andare
per primo e la differenza è sostanziale. Principalmente non sono a Lucca
per vedere “cose” ma persone, amici, conoscenti, commercianti di cui
sono affezionato cliente da anni, volti noti e facce nuove. Fra gli
incontri delle prime due ore ricordo con piacere Giancarlo Agnoli del
Centro Fumetto “Andrea Pazienza” (ma è allo stand del proprio negozio)
che mi relaziona sulla partita di calcio contro la “Nazionale
Fumettisti”. Mi parla anche dei soliti tentativi per ottenere gli inviti
alla cena che precede la “notte delle statuette” distribuiti non si mai
con quale criterio; cose italiane. Poi mi
intrattengo con l’amico Mauro Bruni facente parte dello “staff” del
salone, si
aggiungono altri e vengono narrati aneddoti del giorno prima con gli
ospiti
stranieri. Da lì intravedo e saluto Claudio Chiaverotti col quale
successivamente scambio due parole su Brandon.
Con Mauro Ricciardelli delle edizioni Glittering Images di Firenze nel proprio stand.
La prima impressione è di confusione nella dislocazione
degli stand tra i vari padiglioni: si può apprezzare il tentativo di dividere
gli editori dai librai, dagli antiquari, ma c’è ancora molta strada da fare. In
particolare ho odiato il mancato ritorno (anche perché annunciato) di AlterVox
che aveva lasciato il posto a “Lucca International” dove di internazionale c’erano alcuni stand presidiati da
commesse (e non da addetti ai lavori) mischiati ad altri italianissimi.
Interno del salone, padiglione C.
Mentre spendo i primi soldi si fa l’ora dell’appuntamento
con gli altri con cui condividere questa giornata: ci troviamo all’ingresso e
procediamo in ordine sparso. All’interno dei tendoni l’aria è irrespirabile ed il
caldo insopportabile quindi dirigiamo verso il più confortevole palazzetto. Fra
gli stand degli editori ci sono molte novità di rilievo in particolare presso
(in ordine di apparizione): Magic Press, Phoenix, Alessandro Editore, Edizioni
Di, Kappa, Hazard e Lizard. Qualsiasi acquisto viene rimandato alle fumetterie
con i relativi sconti. Questo fa pensare a quanto è piccolo il mercato dei
fumetti: se gli editori praticassero uno “sconto fiera” (come ci si potrebbe
ragionevolmente aspettare) toglierebbero ai negozi una percentuale di vendite
troppo alta compromettendo il fragile equilibrio. In ogni caso vedo con piacere
crescere il numero di libri prodotti, c’è solo da augurarsi che aumenti la
quota di titoli inediti di autori italiani.
La pausa per il “pranzo” offre l’occasione per una delle
principali critiche: la qualità dei panini disponibili nei vari punti ristoro è
veramente scadente; la prossima volta occorrerà premunirsi. La sosta è comunque
piacevole data la temperatura primaverile.
Il gruppo degli amici che erano con me.
Quando rientriamo nella bolgia riesco finalmente a
trovare Salvatore Taormina che sta verificando il grado di apprendimento del
figlioletto in tema di collezionismo (gli sottopone tre albi chiedendogli di
sceglierne uno ed il gioco consiste nel prendere quello di maggior valore. Il
bimbo non ha esitazioni e a domanda risponde che ha scelto quello nel migliore
stato di conservazione. Impara bene…). Mi consegna un numero della Gazzetta di
Clerville da recensire per Cronaca di Topolinia ma purtroppo non vi sono
riportate le condizioni per l’iscrizione al Club di Diabolik per l’anno
prossimo, dunque bisogna andare a chiedere allo stand. Qui arriva l’unica vera
nota negativa: io mi presento gentilmente, in un momento in cui non ci sono
altri avventori, spiegando il fatto della recensione e chiedendo le notizie
mancanti. Mi viene risposto hanno solo due fotocopie e non possono darmele, che
non sono riportate da nessun’altra parte e che posso solo aspettare l’uscita in
edicola di Diabolik all’inizio di dicembre. Con un po’ di buona volontà si
poteva prendere un foglio e scrivere tre righe; comunque la buona educazione
non farebbe mai male.
Per contraltare un evento positivo degno di nota si
svolge nel padiglione “Lucca Games” dove un illustre sconosciuto, visto
l’interesse del figlio di un mio amico per una scatola, di quelli che io da
profano continuo a chiamare “soldatini”, si offre di farcela acquistare con lo
sconto di cui lui gode presso quello stand. Otteniamo dunque per 15.000 ciò che
era prezzato 28.000, offriamo un caffè all’anonimo benefattore ma lui
gentilmente rifiuta. Grazie di nuovo.
Poco dopo le 15 siamo tutti riuniti in prossimità
dell’uscita, gli altri decidono di rientrare a casa io invece mi trattengo
oltre.
Mi porto pigramente verso una delle due sale conferenze e
colgo un momento di calma per sedermi (per la prima volta su una vera sedia,
visto il persistente divieto di occupare le gradinate del palazzetto) e fare il
punto della situazione. Sono ancora lì quando arrivano gli animatori
dell’incontro previsto per le ore 16: si tratta della presentazione di un libro
di Magnus, della neonata editrice Rem, che ristampa per l’ennesima volta due
storie (meglio dire reportage) dello Sconosciuto più gli schizzi di una terza
incompiuta dedicata a Bonvi. Fra i presenti Graziano Origa, il critico Giulio
Cesare Cuccolini e la vedova dell’artista, signora Margherita Raviola. Mi
trattengo a stento dall’intervenire polemicamente su due fronti: l’operato
della signora che sta permettendo una serie di ristampe e riedizioni
assolutamente disordinate, disorganiche e dispersive. Inoltre la scelta di un
nuovo editore che si affaccia sul mercato investendo soldi su cose già fritte e
rifritte ma ritenute “sicure” perché il nome Magnus è una garanzia di vendita.
Vedo molto meglio chi si impegna a produrre storie nuove facendo lavorare gli
autori e non solo i grafici e i tipografi; per fortuna al salone c’erano anche
di questi.
Con Massimo Galletti nella sala incontri “Pichierri”, padiglione Lucca International e Antiquaria.
Nell’intervallo prima dell’incontro successivo ecco Giuseppe Peruzzo, di cui
sto ancora aspettando la promessa pubblicazione della tesi di laurea sulle
riviste a fumetti. Arriva poi anche Massimo Galletti, a cui rimprovero di aver
saputo che si era sposato per averlo letto su una rivista, il quale poco dopo
parteciperà alla presentazione (è uscita soltanto un anteprima, chiamata
“Notebook”, che verrà distribuita gratuitamente ai presenti) dell’opera “Come
la vita” di Carlos Trillo e Laura Scarpa. La brava autrice è presente mentre lo
scrittore argentino non si fa raggiungere neppure dal telefonino di Francesco
Coniglio che tenta un’improbabile accostamento del cellulare con il microfono.
Al termine ci spostiamo fuori per far posto ai fan del
Vernacoliere e restiamo un po’ in piacevole conversazione con Laura Scarpa. Si
giunge così alle 18,30 ed avendo ormai abbandonato l’idea di presenziare alla
notte delle statuette ed accettato un invito a cena in quel di San Miniato, mi
avvicino lentamente all’uscita non sapendo che mi aspettano 40 minuti di code
prima di raggiungere l’autostrada.
L'esterno del salone lunedì pomeriggio.
Lunedì alle 15,30 c’è più confusione ma in cinque minuti
ho il biglietto per entrare. La prima tappa è da Stefano Casini che mi aveva
chiesto via posta elettronica un commento al suo “Demone dell’anima”. Ci
tratteniamo dunque a parlare di questa opera che vede la luce grazie alla
cordata dell’editore francese (che per primo ha approvato il progetto), di
quello americano (che ufficialmente è quello che paga) e dell’italiano. Questo
è un modello che in futuro dovrà essere seguito in tante occasioni se vogliamo
che i nostri autori riescano a pubblicare le loro opere.
Dopo mi reco da Dario D’Andrea della libreria il Papiro
per il già concordato acquisto di materiale Comic Art fortemente scontato e
successivamente mentre aspetto il Galletti (che poi non riesco ad incontrare
per fare due chiacchiere) mi affaccio alla sala conferenze incuriosito dal
sentir parlare di Internet. Si tratta di un archivio di dati sugli autori
disneyani, veramente interessante. Seguono gli incontri con Luciano Bottaro e Giorgio
Rebuffi, entrambi già presenti, ma non ho tempo di restare.
Infine il consueto ultimo giro per gli acquisti in zona
cesarini, niente di particolare. Saluto gli amici e per questa volta il salone
di Lucca è terminato. Appuntamento al marzo 2000.
Lista delle cose che ho comprato
Titolo (descrizione)
|
Prezzo
|
Annotazioni
|
LO
SCIACALLO ELETTRONICO (CD ROM)
|
15.000
|
Sciacallo
on line
|
6864
ORE AL 2000
|
gratis
|
Catalogo
di una mostra
|
POST (ANTEPRIMA)
|
gratis
|
|
FUMETTO
N. 31
|
in abbonamento
|
Anafi
|
KYLE
OF KLANACH (L'ETERNAUTA N. 188)
|
gratis
|
Sostituzione
di una copia difettosa
|
CRONACA
DI TOPOLINIA N. 23
|
gratis
|
Collaboro
a questa rivista
|
LA
GAZZETTA DI CLERVILLE N. 9
|
gratis
|
Devo
recensire
|
UN
PERSONAGGIO E DUE AUTORI (CATALOGO)
|
10.000
|
“Fumo
di China presenta”
|
OMERO
A FUMETTI - ILIADE 1
|
4.000
|
Toninelli
|
DANTE
- LA VITA (CON SPILLA)
|
10.000
|
Toninelli
|
TOP COLLECTORS CLUB
|
gratis
|
|
POVERO
PINOCCHIO (CON DISEGNO E DEDICA)
|
8.000
|
|
G.
ALESSANDRINI - LA TESTA NEL FUMETTO
|
in abbonamento
|
Anafi
|
STRIP
ART FEATURES (MATERIALE PUBBLICITARIO)
|
gratis
|
|
LUCCA
COMICS (CARTELLA STAMPA)
|
gratis
|
|
MISTER
BLUEBERRY - GERONIMO L'APACHE
|
14.400
|
sconto
40%
|
BASSA
MAREA (COMIC ART N. 166)
|
12.000
|
sconto
40%
|
GLI
OSTAGGI DELL'ULTRALUM (COMIC ART N. 167)
|
10.800
|
sconto
40%
|
FINKEL
- IL SEGRETO (COMIC ART N. 169)
|
9.000
|
sconto
40%
|
FINKEL
- L'ORIGINE (COMIC ART N. 171)
|
10.800
|
sconto
40%
|
ARQ
- ALTROVE (COMIC ART N. 172)
|
10.800
|
sconto
40%
|
CHINAMAN
- AD ARMI PARI (COMIC ART N. 173)
|
9.000
|
sconto
40%
|
VALERIAN
- L'ORFANO DELLE STELLE (COMIC ART N. 175)
|
9.000
|
sconto
40%
|
LE
LUCI DELL'AMALÙ - THEO (COMIC ART N. 176)
|
10.800
|
sconto
40%
|
ALMANACCO
DEL PIONIERE N. 1 E N. 2
|
40.000
|
Antologia
anni ‘50
|
I
CAMMINATORI
|
15.000
|
Kappa
Edizioni
|
CRONACA
DEL GRANDE MALE (RASPUTIN LIBRI)
|
17.000
|
sconto
circa 24%
|
VERONICA
(RASPUTIN LIBRI)
|
9.000
|
sconto
circa 24%
|
MAUS
(5 INSERTI DI LINUS)
|
10.000
|
Venditore
abusivo
|
INDEX
1-25 DI FUMETTI D'ITALIA
|
2.000
|
|
SENZA
PENSARE A NIENTE (KEROSENE)
|
3.000
|
|
SOPHIA
+ SUN CITY (ED. DEL GRIFO - OFFERTA SPECIALE)
|
10.000
|
Stand
Edizioni Di
|
VIDEOMAX
(SPECIAL JAPAN)
|
gratis
|
|
FLIP
CATALOGO (FUMETTERIA/PAPIRO)
|
gratis
|
|
LA
SOGLIA (SCHIZZO PRESENTA N. 15)
|
in abbonamento
|
|
COME
LA VITA (NOTEBOOK)
|
gratis
|
Laura
Scarpa
|
PETROLIO
N. 4
|
gratis
|
Centro
Fumetto
|
VELO
DI MAYA N. 1 DI 3 (CON DEDICA)
|
6.000
|
|
SCHIZO
(ED. TOPOLIN)
|
6.500
|
Sconto
circa 20%
|
RABIA
MAXIMA (ED. TOPOLIN)
|
6.500
|
Sconto
circa 20%
|
BRIAN THE BRAIN N. 6
|
4.500
|
Sconto
circa 20%
|
VITA
DA BAMBINA (ED. TOPOLIN)
|
22.500
|
Sconto
circa 20%
|
FUMETTI
MADE IN ITALY (CATALOGO LUCCA 16 – 1984)
|
30.000
|
Gianni
Bono
|
FRESCO
N. ZERO
|
6.000
|
Nuova
rivista
|
SALENTO
FUMETTO 1998 (CATALOGO)
|
6.000
|
|
COMIC
STRIPS (CATALOGO)
|
6.000
|
|
CARTOON
CLUB 1998 (CATALOGO)
|
6.000
|
|
EROI
AL VOLANTE
|
15.000
|
|
I
FUMETTI DI G. STRAZZULLA (1° EDIZIONE 1970)
|
10.000
|
Venditore
abusivo
|
totale
fumetti
|
374.600
|
|
iscrizione
Associazione Nazionale Amici del Fumetto e Illustrazione
|
120.000
|
|
iscrizione
Centro Fumetto Andrea Pazienza
|
40.000
|
|
biglietti
ingresso
|
24.000
|
|
totale
spesa
|
558.600
|
sabato 7 settembre 2013
Chi si ricorda ... I cartoons in grande?
L'Editoriale Corno non pubblicò solo i suoer eroi della Marvel, la rivista Eureka e molti personaggi fra cui i più famosi Kriminal, Satanik e Alan Ford. Per i tipi dell'editore milanese apparvero diversi libri, molti se fra di essi annoveriamo le collane con raccolte di strisce umoristiche: Comics Box e Comics Box De Luxe. A queste si affiancavano i "libri veri e propri" dei Comics Cartoons, con lo stesso formato quadrato e I cartoons in grande, che si presentavano, appunto, con un formato più grande.
La serie è formata da otto titoli: due raccolte di Andy Capp (n. 1 e n. 5), un'antologia di Bonvi (n. 2), un volume con le prime sei storie di Alan Ford (n. 7) e quattro titoli che ripresentano in volume altrettante storie apparse in precedenza a puntate su Eureka. Quattro pietre miliari del fumetto italiano che non meritano di finire nel dimenticatoio.
Il n. 3 della collana è Orlando Furioso nella bella parodia di Pino Zac.
Segue il n. 4: Fouchè un uomo nella rivoluzione di Luciano Secchi e Paolo Piffarerio documentatissima storia della rivoluzione francese.
Nel n. 6 una grande prova di quell'immenso artista che è Beppe Madaudo con Storia di un brigante: Carmine Crocco.
La collana chiude in bellezza con il n. 8, la versione futuribile di Pinocchio super robot di Max Bunker e Giampaolo Chies.
La serie è formata da otto titoli: due raccolte di Andy Capp (n. 1 e n. 5), un'antologia di Bonvi (n. 2), un volume con le prime sei storie di Alan Ford (n. 7) e quattro titoli che ripresentano in volume altrettante storie apparse in precedenza a puntate su Eureka. Quattro pietre miliari del fumetto italiano che non meritano di finire nel dimenticatoio.
Il n. 3 della collana è Orlando Furioso nella bella parodia di Pino Zac.
Segue il n. 4: Fouchè un uomo nella rivoluzione di Luciano Secchi e Paolo Piffarerio documentatissima storia della rivoluzione francese.
Nel n. 6 una grande prova di quell'immenso artista che è Beppe Madaudo con Storia di un brigante: Carmine Crocco.
La collana chiude in bellezza con il n. 8, la versione futuribile di Pinocchio super robot di Max Bunker e Giampaolo Chies.
giovedì 5 settembre 2013
Ultime letture: Ekhö - Mondo specchio - New York e 1890
Christophe Arleston e Alessandro Barbucci ci regalano un mondo frutto di grande fantasia in cui esseri umani, animali fantastici e i preshaun (strane creaturine, splendida invenzione per caratterizzare Mondo specchio) danno vita ad un teatrino, ora comico, ora drammatico, che apre la strada a futuri imprevedibili evoluzioni della storia nei prossimi volumi. Delle bellissime tavole di Barbucci segnaliamo le scene sensuali del "night club" e le drammatiche sequenze nella foresta.
Francesco Ripoli narra con toni drammatici, sottolineati dal cupo bianco e nero, di Buffalo Bill e del bandito Domenico Tiburzi, uniti in una foto che li ritrae insieme a Roma. La sua arte trasmette in modo eccellente gli stati d'animo dei personaggi. La lettura scorre con il giusto ritmo che fa di questo 1890 ciò si dice un buon libro.
Francesco Ripoli narra con toni drammatici, sottolineati dal cupo bianco e nero, di Buffalo Bill e del bandito Domenico Tiburzi, uniti in una foto che li ritrae insieme a Roma. La sua arte trasmette in modo eccellente gli stati d'animo dei personaggi. La lettura scorre con il giusto ritmo che fa di questo 1890 ciò si dice un buon libro.
martedì 3 settembre 2013
Leggere le riviste
La biblioteca poplite fumetti contiene la collezione quasi completa (ci sono lacune) delle riviste a fumetti; quali riviste? Semplicemente quelle trattate da Giuseppe Peruzzo nel suo fondamentale Persone di nuvole, testo di riferimento per appassionati e collezionisti di riviste.
Una delle appendici del libro, quella apparentemente folle, in realtà utilissima, Cronologia che elenca mese per mese le riviste uscite in edicola, serve da guida per una lettura trasversale delle riviste.
Anziché imbarcarsi per affrontare una rivista dal primo numero fino all'ultimo, è molto più stimolante, vario ed interessante seguire un ordine cronologico e leggere anno per anno tutte le riviste che sono uscite.
Sembra una macchina del tempo!
Una delle appendici del libro, quella apparentemente folle, in realtà utilissima, Cronologia che elenca mese per mese le riviste uscite in edicola, serve da guida per una lettura trasversale delle riviste.
Anziché imbarcarsi per affrontare una rivista dal primo numero fino all'ultimo, è molto più stimolante, vario ed interessante seguire un ordine cronologico e leggere anno per anno tutte le riviste che sono uscite.
Sembra una macchina del tempo!
domenica 1 settembre 2013
Chi si ricorda ... della R&R Editrice?
Vita breve ma intensa quella della casa editrice di Spoleto che nella prima metà degli anni '90 pubblicò libri di grande valore con autori di assoluto primo piano. Peccato che oggi pochi ricordino quei volumi.
La biblioteca poplite fumetti possiede titoli di Paolo Bacilieri, Alberto Breccia e Ernesto Sàbato, Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano, Angelo Stano, José Muñoz e Carlos Sampayo e quella splendida opera collettiva che porta il titolo La parola lupo.
23 autori che si cimentano in illustrazioni o brevi fumetti e che uniti ad una serie di testi (sequenza di citazioni letterarie) su Il significato, il significante, l'immaginario (recita il sottotitolo) della parola lupo, danno vita ad un libro unico nel suo genere, bellissimo e purtroppo dimenticato.
La biblioteca poplite fumetti possiede titoli di Paolo Bacilieri, Alberto Breccia e Ernesto Sàbato, Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano, Angelo Stano, José Muñoz e Carlos Sampayo e quella splendida opera collettiva che porta il titolo La parola lupo.
23 autori che si cimentano in illustrazioni o brevi fumetti e che uniti ad una serie di testi (sequenza di citazioni letterarie) su Il significato, il significante, l'immaginario (recita il sottotitolo) della parola lupo, danno vita ad un libro unico nel suo genere, bellissimo e purtroppo dimenticato.
Biblioteca o archivio?
Quando si pensa ad un insieme di libri possono venire in mente varie parole: biblioteca, archivio, raccolta, collezione e poi l’elenco dei libri può essere un catalogo, un indice, un repertorio…
La differenza fondamentale fra archivio e biblioteca è che il primo ha la funzione di conservare mentre la seconda si prefigge lo scopo di rendere disponibili al pubblico i volumi.
La mia scelta è per la biblioteca, anche se l’unico utente è il sottoscritto (ma non è detto), preferisco considerare i miei fumetti a disposizione e non conservati come oggetti di valore o reliquie.
Si inaugura qui la Biblioteca poplite fumetti.
La mia vita con i fumetti: quando tutto cambiò
Correva l'anno 1981 quando sui quotidiani La Nazione e Il Resto del Carlino il mercoledì veniva allegato l'inserto "S & M Strisce e Musica" che io acquistavo e collezionavo. Fu così che un mercoledì d'estate scorrendo le altre pagine della Nazione, nella rubrica (se non ricordo male) "Luci della città" mi incuriosì un articolo intitolato "Quando Topolino diventa antiquariato". Si parlava di un negozietto aperto alcuni anni prima in Via G. Della Casa a Firenze. Qualche giorno dopo insieme ad un amico prendemmo il treno (essendo della classe 1964 non avevamo la patente) e ci sobbarcammo a piedi la distanza dalla stazione di S.M. Novella fino al negozio ... chiuso!! Aspettammo fino verso le 17 ma nessuno si fece vivo e per non perdere il treno dovemmo a malincuore rinunciare.
Un sabato pomeriggio ritentai da solo: pioveva e quando arrivai davanti al negozio (aperto) aspettai sotto la tenda per sgocciolare un po', poi entrai. Era la mia prima volta in un negozio di fumetti, da me in provincia non ce n'erano, e rimasi affascinato e spaesato come un bambino nel paese dei balocchi. Il titolare mi rivolse la parola per dirmi di pazientare un po' che terminava con altri clienti e poi si sarebbe dedicato a me. Nel frattempo mi guardavo intorno cercando di riconoscere quelle meraviglie di cui avevo solo sentito parlare.
Quando fu il mio turno facemmo il "giro" del piccolissimo negozio, mi chiese quali fossero le mie preferenze (non ricordo cosa risposi) e poi mi fece una proposta: mi avrebbe venduto l'ultimo numero uscito delle varie riviste in modo che potessi orientarmi e successivamente decidere quali personaggi collezionare. Ripensandoci oggi fu un'idea ottima. Mi ritrovai quindi una serie di magiche pubblicazioni, fonti per me di infinite scoperte ed emozioni, fra cui ricordo: Il Fumetto (la rivista dell'Anaf), Funnies, Sgt. Kirk, If, Glamour, Comics (la rivista / catalogo del Salone dei fumetti curata da Rinaldo Traini), Wow, Nostalgia Comics, alcune riviste francesi come Métal Hurlant, Circus e (a suivre) e altro che certamente dimentico. Spesa complessiva 50 mila lire che per me all'epoca erano tante ma in cambio avevo un tesoro che valeva infinitamente di più.
Non so quante volte lessi e sfogliai quelle riviste, ma so certamente che da lì in poi il fumetto per me non fu più lo stesso.
Un sabato pomeriggio ritentai da solo: pioveva e quando arrivai davanti al negozio (aperto) aspettai sotto la tenda per sgocciolare un po', poi entrai. Era la mia prima volta in un negozio di fumetti, da me in provincia non ce n'erano, e rimasi affascinato e spaesato come un bambino nel paese dei balocchi. Il titolare mi rivolse la parola per dirmi di pazientare un po' che terminava con altri clienti e poi si sarebbe dedicato a me. Nel frattempo mi guardavo intorno cercando di riconoscere quelle meraviglie di cui avevo solo sentito parlare.
Quando fu il mio turno facemmo il "giro" del piccolissimo negozio, mi chiese quali fossero le mie preferenze (non ricordo cosa risposi) e poi mi fece una proposta: mi avrebbe venduto l'ultimo numero uscito delle varie riviste in modo che potessi orientarmi e successivamente decidere quali personaggi collezionare. Ripensandoci oggi fu un'idea ottima. Mi ritrovai quindi una serie di magiche pubblicazioni, fonti per me di infinite scoperte ed emozioni, fra cui ricordo: Il Fumetto (la rivista dell'Anaf), Funnies, Sgt. Kirk, If, Glamour, Comics (la rivista / catalogo del Salone dei fumetti curata da Rinaldo Traini), Wow, Nostalgia Comics, alcune riviste francesi come Métal Hurlant, Circus e (a suivre) e altro che certamente dimentico. Spesa complessiva 50 mila lire che per me all'epoca erano tante ma in cambio avevo un tesoro che valeva infinitamente di più.
Non so quante volte lessi e sfogliai quelle riviste, ma so certamente che da lì in poi il fumetto per me non fu più lo stesso.
Riassunto letture libri 2013
Semplice elenco dei libri a fumetti letti quest'anno (magari usciti qualche tempo prima) che ho particolarmente apprezzato e consiglio a tutti. In ordine di posizione sugli scaffali:
Un piccolo omicidio di Alan Moore e Oscar Zarate, Magic Press
Sky Masters of the space force di Jack Kirby e Wally Wood, ReNoir Comics
One soul, un'anima di Ray Fawkes, Panini 9L
Tale of sand, una storia di sabbia di Ramòn K. Pérez dalla sceneggiatura di Jim Henson e Jerry Juhl, Panini 9L
Billy Nebbia, il dono dell'oltrevista di Guillaume Bianco, Bao Publishing
Il meglio di Simon e Kirby di Joe Simon & Jack Kirby, Bao Publishing
Bone, racconti intorno al fuoco di Jeff Smith e Tom Sniegoski, Bao Publishing
Echo di Terry Moore, Bao Publishing
Rachel Rising di Terry Moore, Bao Publishing
Revolver di Matt Kindt, Bao Publishing
La lega degli straordinari gentlemen, Century di Alan Moore e Kevin O'Neil, Bao Publishing
Nemo, cuore di ghiaccio, di Alan Moore e Kevin O'Neil, Bao Publishing
Il sesto di Lucio Perrimezzi e Francesca Follini, Nicola Pesce Editore
Ministero dello spazio di Warren Ellis, Chris Weston e Laura Martin, Nicola Pesce Editore
Hector Umbra di Uli Oesterle, Edizioni BD
Alec (una vita formato omnibus) di Eddie Campbell, 001 Edizioni
All star Superman di Grant Morrison, Frank Quitely e Jaime Grant, Planeta DeAgostini
Posizione di tiro di Jean-Patrick Manchette e Jacques Tardi, Coconino Press
Pazza da uccidere di Jean-Patrick Manchette e Jacques Tardi, Coconino Press
Interiorae di Gabriella Giandelli, Coconino Press
A questi si aggiungono i vari volumi della collana Historica della Mondadori.
Un piccolo omicidio di Alan Moore e Oscar Zarate, Magic Press
Sky Masters of the space force di Jack Kirby e Wally Wood, ReNoir Comics
One soul, un'anima di Ray Fawkes, Panini 9L
Tale of sand, una storia di sabbia di Ramòn K. Pérez dalla sceneggiatura di Jim Henson e Jerry Juhl, Panini 9L
Billy Nebbia, il dono dell'oltrevista di Guillaume Bianco, Bao Publishing
Il meglio di Simon e Kirby di Joe Simon & Jack Kirby, Bao Publishing
Bone, racconti intorno al fuoco di Jeff Smith e Tom Sniegoski, Bao Publishing
Echo di Terry Moore, Bao Publishing
Rachel Rising di Terry Moore, Bao Publishing
Revolver di Matt Kindt, Bao Publishing
La lega degli straordinari gentlemen, Century di Alan Moore e Kevin O'Neil, Bao Publishing
Nemo, cuore di ghiaccio, di Alan Moore e Kevin O'Neil, Bao Publishing
Il sesto di Lucio Perrimezzi e Francesca Follini, Nicola Pesce Editore
Ministero dello spazio di Warren Ellis, Chris Weston e Laura Martin, Nicola Pesce Editore
Hector Umbra di Uli Oesterle, Edizioni BD
Alec (una vita formato omnibus) di Eddie Campbell, 001 Edizioni
All star Superman di Grant Morrison, Frank Quitely e Jaime Grant, Planeta DeAgostini
Posizione di tiro di Jean-Patrick Manchette e Jacques Tardi, Coconino Press
Pazza da uccidere di Jean-Patrick Manchette e Jacques Tardi, Coconino Press
Interiorae di Gabriella Giandelli, Coconino Press
A questi si aggiungono i vari volumi della collana Historica della Mondadori.
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