Marco Buratti, detto “alligatore” perché suonava nel gruppo blues degli Old Red Alligators, è un personaggio dello scrittore Massimo Carlotto, che dopo vari romanzi noir, ed a seguito dell’incontro con Igort, scrisse una sceneggiatura per un fumetto. Alligatore, insieme ad altri due compari, ricopre il ruolo di investigatore senza licenza. Un ricco cagliaritano li ingaggia per ritrovare la sua amante, una cantante che imita in tutto Patty Pravo (il cui nome però, non viene mai detto). A metà del libro, la vicenda sembra conclusa, con il ritorno a casa di Joanna, poi avviene un fatto che rimescola le carte ed i nostri tre continuano ad occuparsi del caso. Ci sono molti dialoghi in questo fumetto, ma la lettura è ugualmente scorrevole, piacevole e coinvolgente.
Il libro è pubblicato da Coconino, risulta esaurito ma può essere ordinato altrove.
Mi pare che il mio Alligatore sia Strade Blu Mondadori, ma ricordo una ristampa successiva coconinica. Buratti è naturalmente un alter ego di Carlotto - consiglio l'autobiografico Il Fuggiasco - e ricordo che Igort scelse il volto "da bambino" del suo protagonista per avvicinarlo a Brando o Lino Ventura. Tante zucche tante opinioni, ma ho trovato la prima parte didascalica. Sceneggiato col ritmo del Sinatra di Igort, secondo me, ci avrebbe guadagnato, ma sarebbe stato lungo il doppio.
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