martedì 22 giugno 2021

Ultime letture: Orme (3 numeri)

Definita come un tentativo di “riproporre la formula della rivista d’autore”, Orme uscì in soli tre numeri a cavallo fra il 2004 e il 2005. La linea editoriale non era molto chiara, il direttore Silvano Mezzavilla nel primo numero, sostanzialmente non diceva alcunché in proposito. Si va da inutili riproposte di grandi autori come Vittorio Giardino o Lorenzo Mattotti, a tante storie brevi di cui non viene indicata provenienza, né se si tratta di inediti, ma ciascuna è presentata solo con una biografia dell’autore. I fumetti pubblicati sono belli, ma assemblati come in un’antologia senza capo né coda; non stupisce che la rivista sia stata completamente dimenticata, a dispetto dell’occhiello sopra il titolo: “fumetti che lasciano il segno”.



La rivista fu pubblicata da Free Books ed è reperibile sul mercato dell’usato.

5 commenti:

  1. figurati che io manco mi sono accorto della sua esistenza.

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    1. Nell'era del "dopo Peruzzo", ci sono state diverse riviste dalla vita più o meno breve. Soltanto Animals, pare abbia lasciato un po' il segno, in molti la ricordano con affetto.

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    2. Oltre ad ANIMAls ci fu anche quella della scuola di fumetto di Roma, di cui non ricordo il titolo. Però dopo un inizio come bimestrale durò solo pochi numeri da mensile.
      Il punto è che questa Orme proprio non ricordo di averla mai vista, per quanto mi ricordi ancora quelle riviste come Mano o quella tematica di Alta Fedeltà che nemmeno compravo.

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  2. Ricordo di aver sfogliato Orme in qualche libreria di Milano. Forse i primi due numeri. Ebbi anche io la sensazione che non fosse sostenuta da un progetto ben chiaro e che non avesse quindi una direzione ed un verso. Peccato.

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    1. E pensare che già nel 1982, nel n. 15 di Fumo di China, Alfredo Castelli, al termine di una lucida riflessione sulle riviste che lui definiva "di prestigio / per adulti", scriveva che la cosa fondamentale è la "chiarezza".

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