Misteriosi parassiti si impiantano in una zona del cervello umano, potenziandolo a dismisura, ma avendo, come effetto collaterale, la comparsa di escrescenze, che possono rimanere localizzate o estendersi in tutto il corpo. Le infezioni sono esseri senzienti e le persone sembrano colpite da sdoppiamento della personalità. Si forma una setta, i cui membri facilitano il propagarsi dell’infezione, attraverso varie pratiche, fra cui il nudismo. Il protagonista si chiama Saturno, nel momento di entrare nella setta, conosce Ella, e col tempo se ne innamora, ma i capi della setta dicono che la loro storia non può funzionare e la proibiscono. Così Saturno lascia la setta per vivere una vita di successi, sfruttando il “dono” dell’infezione. I grigi di Danilo Manzi creano effetti particolari, che si possono amare o odiare, e sono la sua cifra stilistica. Le tavole sono costruite in modi abbastanza mutevoli e talvolta sfociano in grandi illustrazioni a tutta tavola, non fuori testo, ma parte integrante della narrazione. Un gran bel libro, particolarmente apprezzabile se consideriamo che è il primo fumetto di ampio respiro, dell’allora ventisettenne autore salernitano.
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