L’opera prima di
Andrea Pazienza è anche la più impegnativa da leggere. Non si tratta di una
storia, ma di tante storie che s'intrecciano e si sovrappongono attraverso
tavole realizzate dal 1977 (prima apparizione sulla rivista Alter Alter
nel numero di aprile) al 1980. Pentothal è Pazienza e ci racconta il suo mondo
e la sua mente, i suoi sogni e le sue paure. Presenta tavole oniriche,
visionarie, altre che sembrano l’inizio di un grande avventura che poi si
interrompe, magari per riprendere a singhiozzo. Significativa una frase
verso la fine del libro: “A chi venisse in testa, leggendo queste puttanate,
che non ho più niente da dire, risponderò che in ognuna di queste tavole vi
sono indicazioni sufficienti a fabbricare un paio di storie, che non vi
racconto perché non ho più niente da dirvi”. In tutto il libro, effettivamente, sembra
che Pazienza abbia tante storie da raccontare ma non voglia farlo, che ogni
volta che ne inizia una ne arrivi poi un’altra che interrompe la precedente e
così via. Le straordinarie avventure di Pentothal non è un libro che si
può riassumere, è un insieme di tavole da ammirare nel tentativo, spesso
destinato a fallire, di coglierne l’essenza, di intercettare il messaggio
criptico che Pazienza intendeva trasmettere.
Fra le tante
edizioni di questo fumetto, segnalo quella della Coconino Press che costa 22
euro e può essere ordinata sul sito.
eh eh io ho il preziosissimo volume cartonato Milano Libri (di seconda mano con indicato a penna il numero di Alter da cui furono tratti i singoli episodi, che in raccolta non sono divisi: sembra una cosa barbara ma mi servì per raccapezzarmici).
RispondiEliminaLeggenda vuole che Pazienza si fosse presentato alla redazione di Alter con le tavole senza numerazione e avesse detto che potevano pubblicarle in che ordine volevano. A parte l'ultima, ovviamente, forse aggiunta dopo sulla scia degli eventi di Bologna.
Leggendo (o sfogliando) i numeri di Alter del 1977 e '78 ho notato che la somiglianza fra Pazienza e Moebius non si limita allo stile grafico di alcune tavole, ma proprio al fatto che sia in Pentothal che nel Maggiore fatale (prossimamente su questi schermi), in alcuni casi si può veramente mischiare le tavole ed il risultato è lo stesso!
RispondiEliminaNon so se il volume Milano Libri sia preziosissimo in termini monetari, per me lo è perché lo acquistai una vita fa e perché è bellissimo, con la sua livrea nera, il formato adeguato, la stampa che risalta il bianco e nero e l'introduzione di Oreste del Buono.