Durante la sua gestione delle strisce di Corrigan, lo sceneggiatore Goodwin ripescò vecchi personaggi dell'età classica, fra cui Kalla Kopac dalle strisce di Brick Bradford, che diventò Karla Kopac. Quella in cui mi sono imbattuto è una vera e propria citazione di un episodio ben preciso del biondo eroe.
Iniziamo con le coordinate: Agente Corrigan (già Agente segreto X-9), avventura intitolata La creatura degli abissi (strisce giornaliere dal 4 novembre 1974 al 15 febbraio 1975), testi di Archie Goodwin, disegni di Al Williamson. La “creatura” è un gigantesco robot, ma non uno qualsiasi, esattamente quello protagonista della storia di Brick Bradford, Il mostro d’acciaio (strisce giornaliere dal 13 febbraio 1939 al 16 marzo 1940), testi di William Ritt, disegni di Clarence Gray.
Entrambi i personaggi appartengono al King Feature Syndicate ed è stato così possibile, non solo che dopo 35 anni il robot venisse riattivato, ma che Williamson ridisegnasse una vignetta di Gray. La storia di Corrigan fu pubblicata in Italia su Eureka In Giallo, supplemento al numero di Eureka del luglio 1977, da cui sono tratte le due pagine riprodotte nella seconda immagine. La famosa storia di Brick Bradford è stata stampata più volte; l’edizione presa in esame è quella della Comic Art nei numeri 8, 9 e 10 della collana Gertie Daily del 1975 (la pagina è tratta dalla terza parte).
Tutto ciò non significa alcunché di particolare, si tratta di una semplice curiosità che ho voluto documentare e condividere.
Iniziamo con le coordinate: Agente Corrigan (già Agente segreto X-9), avventura intitolata La creatura degli abissi (strisce giornaliere dal 4 novembre 1974 al 15 febbraio 1975), testi di Archie Goodwin, disegni di Al Williamson. La “creatura” è un gigantesco robot, ma non uno qualsiasi, esattamente quello protagonista della storia di Brick Bradford, Il mostro d’acciaio (strisce giornaliere dal 13 febbraio 1939 al 16 marzo 1940), testi di William Ritt, disegni di Clarence Gray.
Entrambi i personaggi appartengono al King Feature Syndicate ed è stato così possibile, non solo che dopo 35 anni il robot venisse riattivato, ma che Williamson ridisegnasse una vignetta di Gray. La storia di Corrigan fu pubblicata in Italia su Eureka In Giallo, supplemento al numero di Eureka del luglio 1977, da cui sono tratte le due pagine riprodotte nella seconda immagine. La famosa storia di Brick Bradford è stata stampata più volte; l’edizione presa in esame è quella della Comic Art nei numeri 8, 9 e 10 della collana Gertie Daily del 1975 (la pagina è tratta dalla terza parte).
Tutto ciò non significa alcunché di particolare, si tratta di una semplice curiosità che ho voluto documentare e condividere.
Trovo sempre molto interessanti queste citazioni e omaggi.
RispondiEliminaIo l'ho chiamata citazione, ma in effetti è un sentito omaggio. Mi ha particolarmente colpito perché il Corrigan di Williamson & Goodwin è stato uno dei miei personaggi preferiti, quando da ragazzo lo leggevo proprio su questi supplementi di Eureka che ora sto "ripassando". Brick Bradford è stao semplicemente quello da cui è iniziato l'accumulo di fumetti che prosegue fino ad oggi! Quando nel 1981 il compianto Mauro RIcciardelli mi consigliò di collezionare una serie alla volta e mi chiese da dove volevo iniziare, io risposi "Brick Bradford"; lui mi regalò un albo della Comic Art ed uno dei Club Anni Trenta: scelsi il primo perché l'altro era troppo lucido. Avevo 17 anni e già le idee chiare!!
EliminaIo ricordo di aver letto un episodio di Corrigan nell'antologia dell'Enciclopedia dei Fumetti DeAgostini, e ci rimasi malissimo perché era fantascientifico invece che poliziesco come pensavo io! :D
EliminaIn quel periodo scimmiottavano James Bond che spopolava al cinema (arrivarono persino a far divorziare Corrigan per dargli la possibilità di "incontrare" più donne!) e gli elementi fantascientifici fanno evidentemente parte di tutto ciò. Ho dato una rapida occhiata alle strisce pubblicate dalla DeAgostini e devi ammettere che sono ben disegnate e molto moderne in quanto ad inquadrature, considerando l'ingabbiatura negli angusti spazi delle strisce giornaliere.
EliminaAh, sì: quello sicuramente. Difatti stavo per scrivere quanto fossero belli i disegni di Williamson ma mi sembrava superfluo. Credo partisse massicciamente da fotografie, ma le usava molto bene.
EliminaUn flash: ti ricordi mica dove venne presentato quel prospetto con le varie facce di X-9 per mostrarne l'evoluzione, e di quello di Williamson veniva detto (forse con una sua fotografia vicino) che era ispirato a lui stesso ma con più muscoli e meno naso? Credo che fosse su Sgt. Kirk.
Potrebbe essere su un numero di Eureka, proverò a dare un'occhiata.
EliminaDici? Io ho pochissimi numeri di Eureka e quasi tutti letti in tempi relativamente recenti, ma potrebbe essere anche se non lo ricordo.
EliminaTrovato, ma non è lui! Il n. 55 di Eureka del 1 giugno 1971 si apre con un articolo di quattro pagine di Carlo della Corte intitolato "X-9 come il Dottor Faust". Vengono passate in rapida rassegna le interpretazioni dei vari autori per arrivare ad esaltare il duo Goodwin e Williamson che avrebbe rinverdito i fasti di Hammet e Raymond. Non si fa cenno alla somiglianza del personaggio con il disegnatore, quindi quello di cui tu ti ricordi è un altro articolo.
EliminaBoh, sarà quel Sgt. Kirk o forse qualcosa riproposto sull'Enciclopedia della DeAgostini.
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