Pascal Rabaté è un autore prolifico di cui in Italia è stato pubblicato ben poco, il suo Ibicus, ad esempio, è rimasto fermo a metà. In Piccoli ruscelli, racconta di due amici settantenni, entrambi vedovi, appassionati di pesca. Edmond frequenta una donna e, segretamente, dipinge quadri di nudi femminili. Improvvisamente muore e l’amico Emile, al suo funerale, conosce Lucie, la donna con cui si incontrava Edmond, ne diventa amico e finisce per innamorarsi. Emile si scopre ossessionato dal sesso e dal ricordo della defunta moglie e decide di partire per un ultimo viaggio, nei luoghi della sua giovinezza, portando con sé un flacone di medicinali con cui suicidarsi. Strada facendo, incontrerà un gruppo di giovani che, senza sapere niente delle sue intenzioni, gli faranno cambiare idea e daranno una svolta alla sua vita. Il resto è meglio non raccontarlo, per lasciare il piacere della lettura. La narrazione di Rabaté è leggera e costellata di siparietti divertenti che fanno da contrappunto ai temi trattati: amore e morte.
Il libro è
pubblicato da Rizzoli Lizard, risulta esaurito ed è reperibile sul mercato
dell’usato.
Nessun commento:
Posta un commento