Di quest’opera di Martin Vaughan-James, uscita per la prima volta nel 1975 in Canada, si può veramente dire tutto e il contrario di tutto: non è un fumetto ma lo è, si legge velocemente ma occorre leggere molto lentamente e con attenzione, è bello ma brutto, ermetico ma comprensibile, racconta una storia ma non c’è una trama, non ci sono personaggi ma ci sono stati, è un racconto in prosa ma le illustrazioni prevalgono, niente si muove ma tutto si è mosso, insensato ma interessante. Si potrebbe continuare a lungo, ma volendo sintetizzare: The cage è la descrizione di un luogo in rovina, edifici e oggetti che una volta sono serviti a qualcuno che poi è scomparso; la natura, il vento e la forza di gravità stanno distruggendo tutto quanto e l’unica cosa che si muove è il punto di osservazione del lettore (“la telecamera” direbbe chi si ostina a voler trattare il fumetto come fosse cinema). Non si può descrivere questo libo, bisogna leggero, odiarlo o amarlo.
Il libro è pubblicato da Coconino Press, costa 20 euro e può essere
ordinato sul sito.