giovedì 23 marzo 2023

Ultime letture: Forte e gentile + Neri Scaccieri

Forte e gentile è un libro pubblicato nel 1958, al non indifferente prezzo di 1.500 lire, stampato in mille copie numerate ed ancora disponibile sul sito dell’editore! L’autore dei disegni è un certo Cosmé, di cui non sono reperibili notizie, ma solo un’altra sua opera, Il grande gioco pisano dell’oca. In questo libretto formato quadrotto, cm 14 x 17 (128 pagine, stampate solo quelle a destra), ci sono, come recita l’aletta della copertina, “60 disegni di 60 donne in 60 esemplari atteggiamenti di 60 esercizi ginnastici”. Le donne sono praticamente tutte uguali: nere trecce lunghe che terminano con due fiocchetti, seno piccolo, corporatura robusta, gambe corte, e sono tutte nude. Ma non si tratta di illustrazioni erotiche, appaiono delicate e vogliono essere divertenti, laddove alcune di esse formano brevi sequenze, rendendo quindi falsa l’indicazione che trattasi di 60 esercizi diversi. Un libretto delizioso, con immagini piacevoli da guardare, singolarmente o scorrendo le pagine.



 

 

Neri Scaccieri è il santo patrono di Pisa, conosciuto come San Ranieri, a cui nel 1954 Domenico Sartori dedicò un sonetto, ispirato alla leggenda secondo cui il Santo intercedette col Signore per salvare la città dall’alluvione. Sartori racconta il pellegrinaggio in Terra Santa di Scacceri ed il ritorno a Pisa. Dopo la seconda edizione del 1960, il sonetto venne riproposto nel 1979 in questo libretto, in cui è preceduto da una versione illustrata da Paolo Terreni. Nell’introduzione, il professor Romano Lazzeroni, ordinario di glottologia all’Università di Pisa, non usa mai la parola fumetto: “Le immagini di un racconto possono classificarsi in due tipi a seconda che narrino da sole o, invece, richiedano l’aiuto delle parole. Queste appartengono al secondo. Il disegno del Terreni non si sostituisce al verso, ma ridà il gesto e, per così dire, la mimica a una tradizione vernacola che è, fondamentalmente, tradizione di lingua parlata”. In ogni caso, abbiamo 23 tavole con otto vignette ciascuna, molto piccole perché il libro è in formato 15 x 21, in stile che possiamo assimilare alla linea chiara. Il testo, delle nuvolette e delle didascalie, è esattamente quello del sonetto, parola per parola, e lo possiamo leggere anche nelle successive 12 pagine in prosa. La lettura risulta piacevole e interessante, nonostante occorra la lente d’ingrandimento!

 



Entrambi i libri sono pubblicati da Nistri-Lischi Editori e si possono ordinare sul sito.

4 commenti:

  1. Accidenti, che chicche si trovano qui sul tuo blog! Comunque secondo me sei stato molto generoso a definire "linea chiara" i disegni di Terreni. In alcuni visi mi è sembrato di vedere certi personaggi di Asterix...

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    1. Queste chicche le ha trovate un mio amico in una libreria di Pisa.

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    2. Beh, sono delle chicche nondimeno.

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    3. Secondo wikipedia (l'enciclopedia attendibile per antonomasia) avete ragione tutti e due:
      "La passione per il disegno e la scrittura si manifesta fin dall'adolescenza. Incuriosito dalla tradizione locale della poesia vernacola, approfondisce l'opera di Arturo Birga e Domenico Sartori, due tra i suoi maggiori esponenti. Contemporaneamente inizia a mettere a fuoco il proprio tratto, ispirandosi al disegno umoristico del fumetto franco-belga e trovando i suoi modelli in Peyo, André Franquin, Albert Uderzo, lo stesso genere diffuso dal Corriere dei Piccoli, negli anni '60 e '70. Le prime prove illustrate consistono in una serie di esercizi di riproduzione dei personaggi di Asterix e Obelix, uno dei fumetti più amati che costituisce anche la fonte principale delle vignette d'inizio carriera."
      Scommetto che il libro lo ha trovato alla libreria remainder "Il libraccio" in corso Italia (ammesso che esista ancora).

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