David Genchi e l’editore Hollow Press spiazzano tutti proponendo un fumetto di otto pagine formato tabloid, in bianco e nero, con una grafica sporca, come fotocopie maldestre, con i bordi anneriti. Nell’estate 2020 Genchi si recò a Castrovalva, una località abruzzese dove si trova un ossario, in un periodo di crisi di idee, in cui non riusciva a partorire il libro che aveva promesso. La prima tavola rappresenta la mente dell’autore, in cui si trovano idee e personaggi che chiedono di far parte di storie, di "essere scritti". La seconda e la terza tavola raffigurano la crisi, in modo potente e straziante, dalla mente si passa alla realtà, alla descrizione del malessere fisico coraggiosamente messo in scena. Nello stupendo paginone centrale abbiamo la preparazione della partenza, con la minuziosa elencazione degli oggetti da mettere nello zaino e della musica. In alto, nel centro, ci sono due esseri chinati su un mucchio di ossa, ai lati l'autore che telefona all'editore ed una sequenza che termina con la prima parte del viaggio, effettuata con i mezzi pubblici. Si volta pagina, vediamo il percorso fatto a piedi e l’arrivo; qui entra in scena la sua ragazza, che l’autore confessa di non aver disegnato in precedenza per pura pigrizia. Questa storia sembra l’uscita da un tunnel, dalla crisi da pagina bianca o da qualcosa di diverso; nel colophon, che ruba spazio all’ultima pagina, Genchi ringrazia l’editore “per non avermi crocifisso e sbudellato vivo nonostante abbia impiegato quasi tre mesi a fare un fumetto di 8 cazzo di pagine”. Il risultato di questa sofferenza è spettacolare, una storia breve ma intensa, otto tavole da esaminare minuziosamente per cogliere i mille particolari in esse disseminati. Un piccolo grande fumetto.
L’albo è pubblicato da Hollow Press, costa 4 euro e può essere ordinato sul sito.
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