Con i suoi
continui spostamenti avanti e indietro, che rallentano e dilatano il racconto, Il confine rischia di diventare
una storia lunga che poteva essere narrata in modo molto più sintetico ed
efficace. Sarà pur vero che i lunghi flashback, come quello che occupa per
intero il quinto volume, sono utili ad inquadrare i personaggi e rivelare come
si sono svolti i fatti, ma è altrettanto vero che raccontare in molte tavole ciò
che poteva essere condensato in poche, può andar bene al lettore degli albi da
edicola a basso prezzo, ma non a quello dei costosi volumi da libreria. Qui
vediamo un gruppo di ragazzi, fra cui quelli che poi scompariranno
misteriosamente, darsi appuntamento ad una festa notturna in montagna. Il tutto
serve a conoscere loro e i rapporti che li legano, ma, apparentemente, poco
aggiunge alla storia che non avanza. Poi questi particolari verranno magari
incastrati e si riveleranno importanti tasselli del mosaico, ma ciò non toglie
che questo, come gli altri flashback, potevano occupare meno tavole. Per il resto il fumetto è piacevole, ben sceneggiato e presenta una galleria di disegnatori che, seppur su diversi livelli qualitativi, e ciascuno col proprio stile, si sono per ora dimostrati all'altezza del compito affidatogli.
Il libro è pubblicato da Sergio Bonelli Editore e si trova facilmente in libreria e fumetteria.
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