Alla fine del
volume precedente, siamo alle strisce e tavole di dicembre 1952 quando Steve
Canyon viene trasferito a comandare la base aerea di Indian Cape,
un’immaginaria cittadina al confine col Canada. Fino a maggio 1953, cioè per
cinque interi mesi di produzione, si parla soltanto delle proteste degli
abitanti per i rumori dei decolli notturni degli aerei militari. Non succede
altro, non c’è azione; c’è l’abilità di Caniff nel tenere incollati i lettori parlando
del nulla! Poi comincia l’alternanza: per prima abbiamo l’avventura con una missione all’estero
per Steve Canyon, in abiti civili, dove ritroviamo la principessa Bucaneve ed
altri personaggi. Tornato a Washington, il nostro biondo eroe viene
nuovamente invischiato in una vicenda sentimentale e la striscia vira sul genere
“commedia”. Segue un'altra missione, questa volta all’estremo nord, e si torna all’avventura
con due episodi che vedono la presenza di due splendide fanciulle: prima una
bionda cantante e poi una mora moglie di un colonnello. Alla fine del 1954 il
volume si chiude prima che la vicenda sia conclusa.
Dopo otto anni di strisce e
tavole, Caniff continua ad incantare i lettori con questo sapiente mix di voli
aerei e belle donne che si innamorano (o fingono di farlo) di Steve, infarcito
di brillanti dialoghi e simpatici personaggi. Un bellissimo libro che ha il
solo difetto di essere parte di una rigida cronologia (due anni esatti di produzione
per ciascun volume) che lo lega strettamente al precedente ed al prossimo che
verrà.
Il libro è pubblicato da Editoriale Cosmo, costa 44 euro e può essere ordinato sul sito.
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