Baronciani non è
autore molto prolifico, la caratteristica comune delle sue opere è quella di descrivere
sentimenti, emozioni e stati d’animo dei personaggi, non grandi fatti. Le sue non sono
avventure, sono storie intimistiche, visualizzate con lo stile non troppo
realistico e l’ottimo bianco e nero (in questo caso bianco e blu) che spazia
dal tratteggio di alcune tavole alla linea chiara di altre. Nello spettacolo
l’autore racconta tutto in prima persona, rivelando che il vero protagonista di
Quando tutto diventò blu è lui, che si tratta di un romanzo
autobiografico, utilizzando un personaggio femminile, di cui non viene mai
detto il nome. Anche qui non c’è una vera storia, ma il percorso con cui viene
affrontata la sofferenza degli attacchi di panico e l’ottimistico finale della
guarigione. All’inizio e alla fine del fine del libro ci sono scene di immersioni
subacquee, quando ad un certo punto “tutto diventa blu”.
Il diario personale delle mie letture, con semplici commenti, perché non sono in grado di scrivere recensioni.
giovedì 6 agosto 2020
Ultime letture: Quando tutto diventò blu (Bao Publishing)
Una delle cose più
belle della mia esperienza con questo libro, è il contesto in cui l’ho
acquistato: direttamente dall’autore al termine dell’omonimo spettacolo
tenutosi a Certaldo il 18 luglio 2020. Da un tavolo alle spalle degli
spettatori, Alessandro Baronciani racconta la vicenda del libro in prima
persona, e nel farlo ogni tanto s'interrompe e disegna con inchiostro blu,
mentre una telecamera inquadra il foglio e proietta l’immagine sullo schermo
sul fondo del palco. Alcuni musicisti accompagnano le performance con canzoni
appositamente composte e la magia si compie. Baronciani intrattiene il pubblico raccontando cose piuttosto tristi, gli attacchi panico, ma con la sua eloquenza
e l’apparente improvvisazione, riesce a mantenere sottotraccia i toni drammatici,
che caratterizzano alcune parti del libro, e lo spettacolo nel suo complesso
risulta piacevole, per una durata piuttosto breve, circa un’ora.
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