La serie di
Axel Munshine non è mai stata pubblicata interamente in Italia; questa storia
ed altre ospitate nella collana degli Albi di Pilot, si possono ancora
trovare, essendo anche state riproposte in raccolte da parte di Alessandro
Editore, vedere il relativo sito.
Il diario personale delle mie letture, con semplici commenti, perché non sono in grado di scrivere recensioni.
martedì 18 agosto 2020
Ultime letture: Axel Munshine: Il vagabondo delle stelle (Gli Albi di Pilot n. 6)
In questo primo
episodio della serie fantascientifica, facciamo conoscenza con il protagonista:
alto, bello, lunghi capelli neri; convintamente pacifista, rifugge la violenza
e non usa armi. Lui insegue un sogno, ma facendolo viola le leggi di chi
governa l’universo in cui vive e presto cadrà in disgrazia, perdendo i
privilegi che la posizione di “Grande conciliatore” gli offriva. Ad
accompagnarlo Musky, un effeminato ragazzo (?) che, novello Peter Pan, ha il
dono di decidere se e quando crescere, e da secoli è fermo ai suoi tredici
anni. I testi di Christian Godard risultano incostanti, non seguono un ritmo narrativo
preciso, ma sono comunque interessanti; i disegni di Julio Ribera sono
piacevoli, i personaggi recitano molto bene e fanno intuire fin da subito che Musky
è in realtà una femmina, innamorata di Axel. Non è l’inizio di una serie –
capolavoro, ma un bel fumetto degli anni ’70.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ehm, Axel Munshine è degli anni '70, non '80 :D
RispondiEliminaAnche per me è una serie minore, però un suo fascino ce l'ha. D'altra parte è durata per un sacco di anni. Ma forse perché a suo tempo Glènat non aveva altre serie forti e ha puntato molto su questa.
Noto che ti stai facendo tutti gli Albi di Pilot. Com'erano brutti quelli spillati :(
Grazie signor correttore di bozze :-)
EliminaSto leggendo / rileggendo Gli Albi di Pilot, dopo aver iniziato con tutte le collane della Nuova Frontiera, Gli Albi di Orient Express e quelli di Frigidaire.
La grafica "pixellata", all'epoca si chiama anche "effetto Roy Lichtenstein" ed era abbastanza apprezzata.
Credo fosse un pallino di Sclavi che l'aveva adottata anche per Pilot rivista.
EliminaQuegli albi per me erano bruttini proprio in quanto spillati: un volume franco belga non brossurato? Bah.