La serie di Alessandro Bilotta si conferma composta da episodi autoconclusivi, salvo aspettarsi l’apparire di un legame che unisca tutti i volumi. Per ora, c’è continuità fra le due storie, ma, protagonista e direttore del giornale a parte, niente del secondo volume ha a che fare con il primo. Qui Alceste Santacroce interagisce con Tito Forte, un integerrimo conduttore televisivo che, nella sua terza età, tenta di riconquistare la popolarità di un tempo. I disegni di Matteo Mosca, sempre colorati da Adele Matera, sono meno caricaturali di quelli di Gerasi del primo volume, ma hanno comunque una loro personalità che serve bene i testi di Bilotta. Una serie molto autoriale, come in Bonelli non se ne vedono spesso, da prendere così com'è.
Il libro è pubblicato da
Sergio Bonelli Editore ed è facilmente reperibile in libreria e fumetteria.
"integerrimo" e "conduttore televisivo" sono termini antitetici (e fors'anche antitetanici).
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