domenica 2 aprile 2023

La mia vita con i fumetti: ventimila

Il file denominato scaffale, dove sono elencati tutti i miei fumetti, è arrivato a quota 20.000. Questo vuol dire che fra: libri, riviste, fanzine, albi, giornali, giornalini, saggistica, cataloghi, ristampe, e cose varie, posseggo ventimila "pezzi" inerenti ai fumetti. Questo traguardo, raggiunto in oltre 40 anni di accumuli, mi porta a fare una serie di riflessioni, prima fra tutte quella sul collezionismo.


II scaffale, 3° e 4° ripiano.


Non riesco a dare una risposta precisa alla domanda se sono un collezionista. Acquisto spesso fumetti solo per averli, ma non con lo spirito tipico del collezionista, io non soddisfo il desiderio di possesso ma la curiosità; non cerco lo stato di conservazione perfetto, ma piuttosto il prezzo basso. La maggior parte dei miei acquisti sono invece fatti con lo scopo della lettura, e qui prediligo le edizioni belle, grandi, cartonate, stampate su carta ottima, e quindi costose; per me, fra leggere un fumetto in edizione economica o di lusso, c'è la stessa differenza che vedere un film in televisione o al cinema.


III scaffale, 3°, 4° e parte del 5° ripiano.


20 mila può sembrare una quantità enorme, ma ci sono tante collezioni molto più ricche della mia, che è composta più da serie relativamente brevi e da numeri unici, piuttosto che da ampie collane (l'unica eccezione è Linus che si sta avvicinando al n. 700). Mentre scrivo queste note, mi guardo intorno e vedo, negli scaffali, migliaia di libri e altrettante riviste, oltre a discrete quantità di "ristampe amatoriali" e fanzine. Sono questi tipi di pubblicazioni a caratterizzare la mia "biblioteca" che, a mio modesto avviso, è ricca di varietà, non di valore economico. 


VI scaffale, 1° e 2° ripiano.


Un altro aspetto che qualifica il mio modo di vivere i fumetti, è dare la massima priorità al tenere tutto a disposizione. Se fossi costretto, per motivi di spazio, a chiudere qualcosa nei classici scatoloni, preferirei vendere o regalare. Il file di catalogazione è nato, dieci anni fa, con lo scopo principale di consentirmi rapidamente di individuare la posizione dei singoli pezzi, giacché sono costretto a sistemare, nei vari ripiani, due o tre file (in alcuni casi anche quattro). Per me, è essenziale poter trovare qualsiasi titolo velocemente, in modo da prenderlo anche solo per una rapida consultazione. Non uso le buste, solo molte riviste sono impacchettate con plastica rigida, praticamente delle scatole trasparenti, facilmente apribili, contenenti ciascuna un'annata o un'intera collezione, per le riviste di breve durata. 


VII scaffale, 2°, 3°, 4° e parte del 1° ripiano.


Ha sempre evitato di categorizzare le varie pubblicazioni che posseggo, perché si tratta di un esercizio abbastanza complesso. Se proprio dovessi farlo, creerei tre macro categorie: giornalini, riviste e libri. Nella prima finirebbero anche diversi giornali e pubblicazioni per bambini. Nella seconda metterei anche tutte le fanzine e i cataloghi di vendita. La terza accoglierebbe anche le ristampe amatoriali. Troverei anche diverse pubblicazioni ambigue, che non saprei dove inserire, come quelle che sono una cosa ma hanno l'aspetto di un altra (esempio: le riviste / libro), oppure oggetti particolari come i portfolio. 


VIII scaffale, 1° e 2° ripiano.


Quando creai il catalogo, non misi le date di pubblicazione, per risparmiare tempo, poi ho iniziato ad inserirle, e chissà se mai terminerò. Non posso quindi avere il dato preciso sulla pubblicazione più vecchia, intesa come originale, nel caso delle ristampe, vale l'epoca in cui queste sono uscite. Posso dire, con certezza, che la quasi totalità dei miei fumetti sono stati pubblicati dagli anni '60 in poi. 


Una panoramica degli scaffali come sono oggi.


In conclusione: una raccolta di 20.000 è una via di mezzo fra collezioni piccole e grandi, la sistemazione che ho adottato è un buon compromesso fra scatoloni e librerie con una sola fila per ogni ripiano. L'enorme varietà di oggetti e contenuti è ciò che mi da più soddisfazione, perché forma una documentazione completa sul mondo del fumetto e la sua storia, senza vie di mezzo.


7 commenti:

  1. Post molto interessante che spinge a diverse considerazioni. Condivido assolutamente la voglia (ma spesso è una necessità) di avere tutto il più a portata di mano possibile, per eventuali verifiche e controlli o solo per rinfrescarsi la memoria. Apprezzabile l'approccio "compro quello che leggo", francamente da alcuni tuoi post precedenti ti avrei inserito nella deprecabile categoria del "Ah,sì, mi pare di avercelo, ma non l'ho mai letto"
    Sul serio i tuoi fumetti più vecchi risalgono agli anni '60? Io ho anche roba degli anni '40 se non ricordo male. Ma li presi principalmente per curiosità, anche se poi alcune cose si rivelarono interessanti.

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    1. In effetti ho ancora diverse cose acquistate negli '90 o 2000 che non ho letto, ma da una dozzina d'anni questo non succede più, tutto quello che compro lo leggo subito e ne parlo sul blog. I fumetti anteguerra ce li ho in ristampe, che sono state pubblicate dagli anni '70 in poi.

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    2. ... chissà quali tesori si celano in quei volumi anni '90/'00! Non indugiare oltre. Io di roba vintage credo di avere qualche Albo d'oro, o forse della Rosa, oltre a robetta minore.

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  2. Collezione fantastica, che ammiro anche nei tuoi video su Youtube. Anche io sono ormai nei pressi di quella cifra, anche se recentemente ho dovuto dar via circa 10 scatoloni di albi Bonelli per questioni di spazio... purtroppo non ho la tua stessa possibilità di tenere tutto a portata di mano, e il grosso delle mie collezioni giace in decine di scatoloni in un box tra l'altro anche a rischio umidità... tra le mille curiosità che hai mostrato immagino ci sia anche qualcosa di non censito sulla Guida Online di Bono, cui so che collabori come me.
    Saluti e ancora complimenti!

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    1. Sulla Guida di Bono vorrei catalogare libri, settore in cui è molto carente.

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  3. Vero, più facile trovarci collane complete. A me non piacciono quelle schede cumulative di "volumi unici" per editore, preferisco fare una singola scheda per ogni singolo volume qualora non appartenga a una collana.

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  4. L'idea di catalogare tutto è la cosa migliore.
    Io, ad esempio, amo la catalogazione in generale e nel mio piccolo, cerco di creare delle sezioni. Ovviamente non ho la mole di volumi che hai tu, ma questo mi aiuta ad essere più preciso nella compilazione del file di archivio.

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