giovedì 29 novembre 2018

Ultime letture: Mani nude

Paola Barbato ha scelto una tecnica di narrazione in soggettiva, pertanto il lettore conosce soltanto le stesse cose del protagonista. Bello, interessante ma così crea alcuni scompensi. Oltre alla mancanza di precisi riferimenti temporali (sappiamo solo che dall'inizio alla fine trascorrono diversi anni) e geografici ("Siamo in Italia" dice uno dei personaggi a pagina 119 ed è l'unica informazione), sembra che non esistano forze dell'ordine che indaghino sulle numerose sparizioni di persone. Questo per fare solo un esempio, perché il protagonista è un recluso completamente tagliato fuori dal mondo. Tutto ciò rende la storia pittosto straniante e inverosimile; avrebbe potuto essere efficace in una storia breve ma non in questa. Del resto la sceneggiatura è enormemente dilatata, si dipana sulla lunghezza di tre albi Bonelli (sembra che sia nata per essere una miniserie) mentre poteva stare in uno solo. Alla fine quindi questo romanzo di formazione non riesce a convincere pienamente.




 L'albo è pubblicato da Sergio Bonelli Editore e si trova facilmente in fumetteria.

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