Olga è in visita ad una mostra che si intitola “Fratture”, dove ci sono quadri raffiguranti ossa spezzate. La ragazza inciampa su Gatto Pernucci, precipita per una rampa di scale e si rompe un braccio. Insieme al suo ragazzo, deciderà di trascorrere l’estate in campagna, con i soldi dell’assicurazione; lì arriverà Gatto Pernucci con un regalo e si fermerà da loro. Pernucci è molto famoso ma non sappiamo per quale motivo, Juta (al secolo Simone Rastelli) non ce lo dice, come non svela se il suo personaggio, nato in precedenza su varie pubblicazioni, sia un vero gatto o solo un pupazzo, come viene raffigurato. Lo vediamo guidare la macchina e la moto, pur non avendo né braccia né gambe, ma si tratta di un racconto favolistico, che offre spunto per tante riflessioni, a cominciare dalla notorietà basata sul nulla. Il fumetto è disegnato in stile grottesco, colorato con tonalità leggere, e la storia procede senza fretta facendosi leggere ad un ritmo sostenuto: alla prima lettura veloce, per le 192 pagine è occorsa poco più di un’ora. Poi, è necessario ripartire daccapo, dal primo capitolo con il funerale di Gatto Pernucci, e soffermarsi sui particolari, riflettere sull’influenza che un personaggio famoso ha sul pubblico, sulle gelosie che suscita e via dicendo. Tutto questo fa di Gatto Pernucci un gran bel libro.
Il libro è pubblicato
da Coconino, costa 19 euro e può essere ordinato sul sito.
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