martedì 30 aprile 2024

Ultime letture: Quasi nessuno ha riso ad alta voce

I disegni stilizzati e un po’ naif di Pastoraccia (Alessandro Pastore) raccontano la storia di Stefano che non ricordava di avere una sorella, fino a quando si presentano a casa sua i carabinieri per annunciargli che Matilde è stata trovata morta. La storia non si concentra su quello che sembra un omicidio, ma sul modo in cui Stefano vive questa situazione paradossale in si viene a trovare. Si tratta di un’opera di esordio, ci sono ingenuità nella parte grafica, e una certa mancanza di chiarezza nei testi, ma le idee non mancano.




Il libro è pubblicato da Canicola, costa 18 euro e può essere ordinato sul sito.

5 commenti:

  1. Mi sembra un po' scòzzariano... per me non è poi un male... per altri...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Boh, a me non sembra, per quanto il nostro ospite abbia definito con grandissima diplomazia i disegni "stilizzati e un po’ naif". Semmai qualche azzardo valvolinico in quel soprabito e quella giacca un po' igortiani ma probabilmente per ragioni anagrafiche sarà solo un caso.

      Elimina
    2. Diciamo che me lo ha ricordato vagamente in alcuni dettagli (il caramba senza baffi per esempio), ma ovviamente questa è un'opera di esordio di un autore che troverà la sua cifra (speriamo).
      Per me Scòzzari quando vuole disegna molto meglio (così ti faccio fare anche una bella risata).
      L'uomo in giacca e soprabito è molto 80's e non penso che sia un caso, ma io di queste cose mi intendo poco.

      Elimina
  2. Questo fumetto si svolge in un ampio arco di tempo: le lapidarie didascalie, che all'inizio indicano il giorno e magari l'ora, nella seconda parte del libro dicono che si va dal 1988 al 2021. Quindi ci stanno la giacca anni '80, un vecchio modello della Panda e il giradischi, ma anche le banconote dell'Euro e l'IPhone.
    La sceneggiatura è interessante, ad esempio c'è una scena in cu la signora Ines prepara i biscotti, con una serie di vignette che inquadrano le sua mani mentre impasta; il problema è che le mani sono orribili!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma se lui le vuole disegnare orribili... l'importante è che ci sia una buona ragione artistica, e che i biscotti siano buoni.
      Il vero problema sai quale potrebbe essere?... che queste inquadrature delle mani che impastano, queste figure, sempre colte sul piano americano ("esploro il tavolo con la mia mano", cit.), quasi sempre sul davanti, al massimo di 3/4... potrebbero significare (se uno volesse proprio pensare male) una sostanziale incapacità nella resa anatomica e compositiva... ma io questo non creTo...
      Si ritorna sempre su Picasso... faceva cose incomprensibili ai più, ma prima aveva dimostrato di saper fare l'Arlecchino...

      Elimina