martedì 20 febbraio 2024

Ultime letture: Fortezza volante

Ritengo conveniente separare l’operato dello sceneggiatore da quello del disegnatore, per poi riunirli alla fine.

Lorenzo Palloni parte da un fatto di cronaca del 1933, per costruire una storia in cui la fantascienza fa da sfondo a vicende molto terrestri. A Vergiate, in provincia di Varese, vennero rinvenuti i resti di un veicolo volante non identificato e due corpi. Il regime fascista secretò quanto avvenuto e venne creato un gruppo di ricerca, di cui faceva parte Guglielmo Marconi. Palloni immagina che si tratta di alieni, che Marconi riesce a comprendere il funzionamento del veicolo e a costruirne altri due, oltre ad un potentissimo “raggio della morte”. Con tale tecnologia, Mussolini potrebbe conquistare il mondo e nasce subito un gruppo di oppositori che si prefigge si sabotare gli esperimenti, prima che vengano presentati al Duce. Ma, in un piccolo paese, sono tutti legati da vincoli familiari, di amicizia e di affetto; ci sono ebrei e omosessuali e Palloni intreccia vari rapporti, che formano la parte essenziale della storia.
Miguel Vila ci mette la sua cifra stilistica, il suo modo, ormai consolidato, di narrare e l’amalgama che ne risulta è semplicemente perfetta. Le tavole costruite con tante piccole vignette, alcune delle quali rotonde, gli spazi bianchi e i primi piani, riescono a comunicare tutto quanto al lettore, nel migliore dei modi, al giusto ritmo.
Si può ben dire che questo sia, allo stesso tempo, un libro di Palloni e un libro di Vila, perché ci troviamo l’essenza di entrambi gli autori e merita senz’altro di essere entrato in diverse classifiche, fra i migliori fumetti del 2023.







Il libro è pubblicato da Minimum Fax, costa 20 euro e può essere ordinato sul sito.

2 commenti:

  1. Accidenti, devo recuperarlo.
    Però mi viene il sospetto di averlo ordinato in fumetteria e di stare ancora qui ad aspettarlo...

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  2. Bellino, sul genere Wunderwaffen...
    Beh, negli anni 30, tutti gli italiani si aspettavano il "raggio della morte" da Marconi.
    Tutti quelli che leggevano Gordon, almeno.

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