martedì 22 agosto 2023

Ultime letture: Erinni ed Erinni II


Nell’editoriale del n. 1 della Collana Liberty, Ade Capone presentava la sua iniziativa, citando realtà statunitensi quali: Image, Legend e Bravura. L’intento dichiarato era quello di pubblicare miniserie da lui prodotte, ma anche mettere l’etichetta a disposizione di altri autori che avessero voluto rischiare in proprio. La principale di queste miniserie è Erinni, che inizia in quel giornalino con Atto Primo, per proseguire la numerazione fino all’Atto Dodicesimo (i primi 10 disegnati da Luca Panciroli, gli ultimi due da Marco Sciame), più un Atto Zero (disegni di Alessio Fortunato) uscito fra il quarto e il quinto, un Atto Mezzo – Bloody Christmas (disegni di Andrea Bianchi Carnevale) allegato al settimo e un Atto Finale (disegni di Fabio Bartolini). In tutto 15 albi spillati in bianco e nero, pubblicati fra gennaio 1995 e marzo 1999. In questo periodo vedono la luce anche albi fuori serie, quali: Erinni Gallery n. 1 (di vari disegnatori, a cui è allegato un set di trading card), Erinni Strip (disegni di Alessio Fortunato), Erinni contro Mangat (disegni di Andrea Bianchi Carnevale) e Rat-Man vs. Erinni, scritto e disegnato da Leo Ortolani, in coedizione con BD.



Eleanore Glenn è una docente universitaria di letteratura antica e serial killer, che uccide maschi “colpevoli” di consumare pornografia. All’inizio del primo episodio la vediamo commettere il suo ennesimo omicidio; tornata a casa, trova ad aspettarla il capitano Phil Boneyard dell’F.B.I., che sa tutto di lei, dice di essere malato di cancro allo stadio terminale, e la ricatta commissionandole l’uccisione di alcuni bastardi che lui non è riuscito ad incastrare. Erinni è come un vampiro, uccide per soddisfare la sua voglia di sangue, e questa, nel corso della serie, appare sempre più inestinguibile. Coprotagonista è il tenente Magdalene Wellman, che appena trasferita a New York, scopre di avere un legame psichico con Erinni; poi ci sono gli altri poliziotti e gli studenti dell’università, e Capone li utilizza con grande maestria, creando una storia appassionante senza cadere negli stereotipi. Il compianto sceneggiatore, infatti, evita le trappole che lui stesso aveva disseminato: il poliziotto buono e quello cattivo, la mora e la bionda, i triangoli amorosi, e via dicendo. Niente di tutto questo: per quanto fantasioso possa essere lo svolgersi di questa storia, si ha la sensazione di originalità, non di scene viste e riviste, e la lettura scorre con estremo piacere.




Il secondo arco narrativo esordisce a settembre 1999 con
Atto Zero, prosegue la numerazione fino all’Atto Ottavo, per concludersi con Atto Finale, diviso in due parti, ad aprile 2002; dopo Atto Quinto c’è Atto Mezzo, con sole 4 tavole a fumetti, nelle quali la storia prosegue in stretta continuità, mentre le altre sono occupate dal testo delle Eumenidi di Eschilo, con illustrazioni di Valentino Forlini. Il disegnatore titolare di Erinni II è Michele Cropera, sostituito da Beniamino Del Vecchio nell’Atto Terzo. La scena si sposta a Chicago, ritroviamo alcuni personaggi della prima serie ed altri vengono introdotti; l’atmosfera è la stessa, con tante scene di nudo e molto splatter. Qualche stereotipo lo troviamo: il capitano della polizia che si dà tante arie ma non concretizza risultati, il contrasto fra polizia e F.B.I., i poliziotti sospesi dall’incarico che indagano per conto proprio. La narrazione procede sempre veloce, coinvolgente, appassionante ed estremamente piacevole.  Il finale è aperto, Capone annuncia una terza serie, che sarebbe stata disegnata nuovamente da Luca Panciroli, ma che non vedrà mai la luce.




Nel complesso, Erinni è un gran bel fumetto, magari non un capolavoro, con i disegni non sempre all’altezza, ma un ottimo esempio di come si crea un soggetto e lo si sviluppa in una sceneggiatura perfettamente funzionante.


L’intera serie è stata recentemente ristampata in edizione integrale da Editoriale Cosmo, costa 34,90 euro e può essere ordinata sul sito.

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