La
complicità di uno showcase a Lucca Comics e di un black Friday mi hanno portato
ad avventurarmi a latitudini distanti dai miei soliti territori di lettura e ne
sono contento, perché anche dopo tanti anni di fumetti non mi è passata la
curiosità e mi piace occasionalmente provare cose nuove; questa del resto non è
un’eccezione.
Sulla
copertina del libro è evidenziato in alto il nome di Elisa Yori Sabato che lo
ha disegnato in stile manga; in basso appare Debora Mayfair che è la scrittrice
del romanzo fantasy (pubblicato dallo stesso editore, che ha dato alle stampe
anche la seconda parte intitolata Lo spirito della valchiria) da cui è
tratto questo fumetto per il quale ha realizzato la sceneggiatura. È una storia
basata sulla mitologia
norrena e sui rapporti sentimentali fra i
protagonisti, tutti giovani e belli; vi si trovano sogno, realtà, poche scene
dinamiche piuttosto efficaci, delicate scene d’amore, dialoghi, pagine del
diario di Neve. Sedici mini-capitoli ed un epilogo per una storia che in
qualche momento ho fatto fatica a seguire ma che mi ha tenuto incollato al
libro fino all’ultima pagina, non per la voglia di scoprire al
finale, ma proprio per il piacere della lettura. Il bello di questo fumetto è nell’essere tale: ben scritto e ben disegnato; non mi ha entusiasmato
la storia, non mi ha dato forti emozioni, semplicemente mi ha regalato il
piacere di osservare e leggere belle tavole, di aspettarmi una sorpresa ad ogni pagina e
non restare deluso.
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