Dopo Barba
di perle e L’orgoglio
di Leone questo terzo graphic novel di Flavia
Biondi, segna la precoce maturità dell’artista che, non ancora trentenne, crea
un’opera di notevole spessore, con un suo proprio stile, narrativo e grafico,
qui già ben definito e che la porterà a realizzare il suo attuale capolavoro La
giusta mezura. Il protagonista de La generazione, Matteo, è un giovane gay e
questo libro va di fatto a chiudere una bella trilogia sull’omosessualità. Dopo
Firenze e Siena, questa volta siamo in un immaginario piccolo borgo toscano, Matteo
torna da Milano dopo tre anni, non si reca a casa di suo padre ma dalla nonna e
lì trova anche tutti gli altri componenti della numerosa famiglia: le tre zie e
la cugina in stato interessante. Ne esce fuori una commedia con risvolti drammaturgici,
in cui l’autrice scava a fondo nell’animo del protagonista e lo fa con grande
mestiere, unendo alla perfezione parole e immagini. Flavia Biondi non
semplifica le situazioni che crea nei suoi fumetti, non cerca facili
coinvolgimenti emotivi del lettore; rimane distanziata dai suoi personaggi e riesce
ad inquadrarli al meglio, a farceli conoscere come fossero persone reali.
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