Quando acquistai il primo volume di Minimum wage all'epoca della sua uscita, mi piacque, ma non abbastanza da proseguire. Ora a vent'anni di distanza mi ritrovo il secondo con l'offerta a 3 euro e mi ha talmente affascinato da aver cercato e comprato a prezzo intero anche il terzo. Il (mio) problema sono i disegni, che non corrispondono a nessuno dei generi che preferisco, ma superato lo scoglio ed iniziata la lettura, rimango coinvolto dalle semplici vicende di tutti i giorni di due persone assolutamente normali, circondate da altrettanto normali amici, parenti e colleghi. Il titolo della serie sta ad indicare il salario minimo e quindi l'affanno per tirare avanti, situazione oggi attualissima, nella quale è fin troppo facile immedesimarsi. Rob e Silvia si amano, fanno spesso sesso, parlano dei rispettivi problemi di lavoro, cercano casa per andare a vivere insieme, trascorrono un fine settimana con la famiglia della sorella di lei, pongono fine ad una gravidanza non voluta, partecipano ai funerali dei parenti e alla fine si sposano. Tutto molto realistico, avvenimenti che potrebbero essere veramente accaduti all'autore (che fa anche una comparsata) e che riescono a coinvolgere il lettore. L'altro grande indizio di possibili riferimenti autobiografici è ovviamente il fatto che il protagonista sia un autore di fumetti, un free lance che per vivere realizza storie pornografiche. Tenta la via dell'autoproduzione e lo vediamo ad una fiera con il suo mezzo stand, pronto a vendere e firmare le copie del suo albo.
Il primo volume contiene l'iniziale graphic novel, gli altri due la seguente mini serie di 10 albi, ciascuno dei quali è leggibile da solo e messi insieme portano avanti la trama principale che è semplicemente la vita di questi due giovani e dei loro amici.
I libri sono pubblicati da Magic Press, il primo ed il terzo possono essere ordinati sul sito, per il secondo occorre rivolgersi al mercato dell'usato.
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