L'idea della
lettura cronologica degli albi monografici dedicati ad
Alley Oop, presenti nella biblioteca "poplite fumetti", è nata in
occasione dell'uscita del primo numero della seconda serie della collana
Inedistrips
che ospita le prime strisce del simpatico cavernicolo, agosto e
settembre 1933, dove, fra divertenti gag, fanno le loro prime
apparizioni alcuni dei principali comprimari.
Seguono
i numeri 3 - 7 - 19 - 27 della prima serie di Inedistrips dove, con un
salto di poco meno di un anno nella cronologia, troviamo le strisce da
giugno 1934 a febbraio 1935.
Una
parentesi è data dal numero 36 di Inedistrips prima serie che propone
le prime tavole domenicali di Alley Oop, da settembre a dicembre del
1934. La qualità è decisamente inferiore alle strisce dello stesso
periodo.
Andiamo avanti di cinque anni e nel terzo numero di Comic Art in Paper Back
assistiamo all'entrata in scena della macchina del tempo con la
sequenza di strisce da aprile a luglio 1939. La trovata è geniale e
contribuirà non poco al successo della striscia.
Per
proseguire nella lettura in ordine cronologico dobbiamo andare alla
collana Yellow Kid della Comic Art che nei numeri 26 - 27 - 28 - 29
presenta le strisce da giugno a dicembre del 1943, con la curiosa stampa
a due colori, nero e arancione. Dopo qualche anno dall'inizio dei
viaggi nel tempo il protagonista è diventato quello strepitoso
personaggio, misto di antichità e modernità, che riesce ad integrarsi
perfettamente in tutte le epoche storiche.
Abbiamo
infine un salto di quasi vent'anni con le prime pubblicazioni della
Comic Art: il volume "Il cavernicolo Uup" ed i numeri 1 - 2 - 4 di Comic Art in Paper Back che ne proseguono la cronologia. In totale si tratta di un'unica sequenza ininterrotta con le strisce da settembre 1962 a maggio 1964. Qui il tratto di Hamlin si è fatto più stilizzato e le trame hanno raggiunto un livello di eccellenza per profondità del carattere del personaggio di Oop, varietà delle situazioni in cui viene a trovarsi e modernità della sceneggiatura.
Al termine di questa serie di salti nel tempo (quelli compiuti dal protagonista della striscia, quelli dati dalla frammentarietà delle storie pubblicate ed infine i salti in relazione alle date di pubblicazione degli albi in esame: dal 1965 al 2014) resta il piacere di una lettura ottima ed interessante, mai noiosa ma anzi scorrevole al miglior ritmo possibile. Questo nonostante siano passati più di 80 anni dalle storie più vecchie e 50 da quelle più recenti.
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