A
costo di ripetere quanto già detto commentando i precedenti numeri, Amianto rinverdisce la tradizione delle migliori
riviste d’autore, quelle che nascevano intorno ad un gruppo di sceneggiatori e disegnatori,
proponendo le loro opere inedite appositamente realizzate. Il piccolo formato e
la stampa in bianco e nero permettono di tenere basso il prezzo di copertina,
ma per chi vuole spendere di più, incoraggiando così i giovani animatori
dell’associazione culturale Amianto Comics, di alcuni numeri, come questo, sono
state proposte edizioni variant, a tiratura limitata e prezzi maggiorati. L’edizione
di lusso del numero 8 è un brossurato con copertina in bianco e nero e con
allegata una stampa a colori, il tutto tirato in 50 copie. All’interno prosegue
l’interessante storia a puntate Mia e le mura di Hover, debutta 1903 una
serie western a episodi autoconclusivi; nell’altra storia a puntate ancora in
corso, Dark hope, assistiamo ad interessanti sviluppi; chiude l’albo uno
spin-off delle mura di Hover intitolato Cardio. Tutte storie interessanti e ben scritte che fanno di Amianto una rivista da leggere.
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