domenica 16 marzo 2025

Ultime letture: Bestie in fuga

Daniele Kong (al secolo Daniele Marzo) esordisce come autore di graphic novel con una storia di quasi 600 tavole che ruota intorno ad un’isola immaginaria, chiamata Dieci, collocata nel Mar Tirreno, in provincia di Latina, dove si parla un dialetto altrettanto inventato dall’autore. Dieci è un’isola anarchica, dove lo stato è assente, tanto che il protagonista, orfano, ha solo il nome, non il cognome; si chiama Franco e non ha documenti. La vita dell’isola viene sconvolta dall’arrivo di una troupe cinematografica, guidata da Augusto Campagnoli, un regista neorealista in declino, che deve girare una pellicola su Gesù. Le riprese si interrompono quando tutti gli attori subiscono un’intossicazione alimentare, per aver mangiato le cozze crude, loro offerte dal titolare dell’unico peschereccio, che dà lavoro agli abitanti di Dieci. Campagnoli legge un diario tenuto da Franco e riesce a farsi finanziare il film con i pescatori dell’isola come attori. Al termine delle riprese, Franco si trasferirà a Roma, passando da una realtà arretrata alla modernità della fine degli anni ’50, in pieno boom economico. Per il lettore è un passaggio dalla fantasia al realismo, e siamo a poco più di metà del libro. Per il resto degli avvenimenti è meglio non fare anticipazioni, basta sottolineare la dilatazione della narrazione, la ricchezza dei personaggi e la conseguente piacevolezza della lettura, nonostante un po’ di fastidio dato dall’eccessivo uso del dialetto.





Il libro è pubblicato da Coconino, costa 25 euro e può essere ordinato sul sito.

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