venerdì 26 giugno 2015

Ultime letture: Ming Foo

Nel 1983 l'ANAF inviò ai propri soci sei numeri della rivista Il fumetto e ad ognuno di essi era allegata una dispensa da rilegare poi con un'apposita copertina (la biblioteca poplite fumetti ha acquisito i fascicoli non rilegati). Si tratta di Ming Foo di Brandon Walsh e Nicholas Afonski, tavole domenicali dal 9/10/1938 al 31/12/1939; in tutto 84 pagine in bianco e nero più copertina a colori, di cui 65 a fumetti ed il resto con redazionali. Nell'introduzione Giulio Cesare Cuccolini spiega come le scarse notizie non consentano di escludere l'esistenza di strisce giornaliere interpolate con le tavole, ma che nel periodo pubblicato non dovrebbero esserci. Fatto sta che durante la lettura si avverte il disagio dato dai salti narrativi fra una tavola e l'altra, compensati dalle didascalie riassuntive. I disegni grotteschi sono affascinanti ed efficaci, sia nelle scene panoramiche che nei primi piani, e la lettura tutto sommato risulta piacevole. La caratteristica principale della serie è data dal protagonista che si esprime quasi esclusivamente tramite proverbi, spesso ripetendosi (evidentemente nella lettura al ritmo di una tavola a settimana le frasi ripetute non si avvertivano); la frase che leggiamo più spesso suona così: "C'è un tempo per pescare e uno per far asciugare le reti".

Copertina per rilegare i fascicoli.

Esempio di dialogo a base di proverbi.




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