lunedì 2 febbraio 2015

Ultime letture: Charlie Hebdo n. 1178 + Je suis Charlie

Nella vignetta di Ignant un integralista chiede all'altro: "Adesso andiamo in Italia?" e quello risponde: "E dove cazzo lo troviamo, un giornale satirico e dodici vignettisti che ci lavorano, in Italia?" In realtà esistono giornali del genere ma è ben lontano il periodo a cavallo fra gli anni '70 e '80 quando Il Male proponeva ogni settimana vignette irriverenti nei confronti di chiunque, spesso di cattivo gusto. Il fondatore Pino Zac si era ispirato allo storico giornale "Le Canard enchaîné" ed è di un giornale satirico francese di cui sono piene le cronache in questi giorni.



Charlie Hebdo n. 1178 è un giornale di satira come lo era Il Male 35 anni prima, ma permeato da una sorta di autocensura. Si scherza con i fanti e con i santi, magari con linguaggio volgare, ma quasi con educazione, senza esagerare. L'edizione uscita in Italia contiene la traduzione di alcune vignette ma non di tutte, ad esempio resta esclusa la tavola di Wolinski nell'immagine sopra.

Il libro "Je suis Charlie" uscito lo stesso giorno, 14 gennaio 2015, propone una raccolta di vignette di vari autori, italiani e stranieri. Ottima la scelta del formato piccolo e dell'impaginazione con le illustrazioni a destra ed i nomi degli autori, e le eventuali traduzioni, a sinistra. Il basso prezzo ne invoglia l'acquisto e la lettura immediata, perché col passare del tempo perde l'efficacia del libro istantaneo e resta solo l'interesse come documentario. 


Non tutti gli autori si sono abbandonati ad immagini retoriche, c'è chi come Joe Sacco ha voluto fare un ragionamento critico a mente fredda e chi come Guy Delisle (immagine sopra) ha ritratto se stesso ironizzando sulla paura. Tutto sommato un bel libro che si consuma in pochi minuti.

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