sabato 18 gennaio 2014

Chi si ricorda ... degli Almanacchi e dei Supplementi di Linus?

Come ulteriore tappa di questo strano percorso di avvicinamento al cinquantesimo compleanno della rivista Linus cerco di fare un po' di chiarezza sui vari supplementi e almanacchi usciti nel corso degli anni. La necessità di un ragionamento a questo proposito è testimoniata dal controverso status dei cosiddetti "numeri 13" che dal 1979 al 1995 hanno completato le varie annate della rivista. Nella Guida al Fumetto Italiano di Gianni Bono (consultata la prima edizione) questi "numeri 13" sono elencati e numerati di seguito ai Supplementi degli anni '60 / '70; nel sito della Fondazione Franco Fossati invece sono inquadrati come "secondo periodo" degli Almanacchi. Giuseppe Peruzzo nel suo indispensabile "Persone di nuvola" elenca di seguito i supplementi, i numeri 13 (dimenticando l'ultimo) ed i successivi almanacchi biannuali, compreso Ciao Sparky.

Per comodità ecco le pubblicazioni che hanno orbitato intorno a Linus divise in "gruppi".

Gruppo A) Supplementi anni '60 / '70: 30 numeri dal 1965 al 1973
Gruppo B) Ali Baba e speciali: 7 numeri dal 1967 al 1969 + 1 un fascicolo in inglese del 1970
Gruppo C) Almanacchi anni '60 / '70: 14 numeri dal 1965 al 1978
Gruppo D) Numeri 13: 17 numeri dal 1979 al 1995
Gruppo E) Supplementi anni '90: 10 numeri, due all'anno dal 1996 al 2000 + lo speciale "Ciao Sparky" del 2000

Dettaglio di ciascun gruppo.
A) La serie "classica" dei supplementi di Linus inizia timidamente nel 1965 con i primi due, spillati con poche pagine, dedicati a Jeff Hawke e Li'l Abner. Prosegue poi con albi ben più consistenti, costola piatta e in alcuni casi la scritta "per adulti" in copertina. Il formato ed il tipo di carta, sia per la copertina che per le pagine interne, sono simili a quelli dei numeri della rivista. Non c'è una periodicità regolare ed i titoli, piuttosto fantasiosi, comprendono sempre il nome "Linus". Una particolarità è data da un diario scolastico che fa parte a tutti gli effetti della collezione dei supplementi, ma è anche l'apripista della fortunata serie di diari basati sui personaggi delle strisce dei Peanuts.
I supplementi di Linus fermano la loro corsa nel 1973 allorché è in allestimento la nuova rivista mensile AlterLinus che ne prende il posto. 

B) Nel 1967 un supplemento di Linus, diverso agli altri per la veste editoriale più ricca e curata, si presenta con una doppia testata: "Ali Baba" in copertina e "Robinson" in quarta di copertina. Su questa falsa riga seguiranno, sempre usciti come supplementi a Linus, quattro volumi con la testata "Ali Baba" numerati da 1 a 3 più un supplemento "Ali Baba-Yaga". La particolarità è che il numero 3 era ufficialmente fuori commercio e riservato agli abbonati ai supplementi di Linus.
Ali Baba n. 2 (copertina)
A complicare la faccenda ci sono due volumi: "Valentina speciale" e "Barbarella speciale" usciti nello stesso periodo e con identica cura editoriale, ma che non fanno parte della collezione di "Ali Baba".
Infine a maggio 1970 esce una versione di Linus per il mercato inglese. La scritta in copertina recita "bumper spring number" ed all'interno è indicato come numero zero. Questo non dovrebbe essere elencato insieme ai supplementi di Linus, ma piace farlo perché è un bel numero, con 100 pagine di cui 20 formano un inserto centrale con Upside-Down di Gustave Verbeek.

C) Fin dalla prima uscita Linus lancia la campagna abbonamenti che avrà un discreto successo e promette un omaggio agli abbonati. Questo si concretizzerà in un bel volume rilegato con copertina cartonata, uscito a dicembre 1965 ed intitolato "Almanacco di Linus 1965".
Sarà il primo di una serie che si protrarrà per 14 anni. Per il successivo almanacco si pensa bene di titolare con l'anno che verrà e non con quello trascorso, pertanto a dicembre 1966 esce "Almanacco di Linus 1967".
Almanacco giallo di Linus 1972 (copertina)
Una particolarità è "Almanacco di Linus 1971" che ha un'altro titolo "Buck Rogers 1" ed un diverso formato, quadrato, per adattarsi alla pubblicazione delle strisce giornaliere. Pochi mesi dopo verrà messo in vendita un analogo volume "Buck Rogers 2" complementare al primo, ma che non fa parte della collezione degli almanacchi. Dal 1975 la copertina cartonata lascia il posto ad una flessibile. Questa serie di almanacchi termina a dicembre 1978 con "Almanacco di Linus 1979", quando la rivista cambia il proprio formato, diminuendolo.

D) Dopo la diminuzione del formato al posto dei vecchi almanacchi ogni anno a dicembre esce in edicola un tredicesimo numero di Linus, con le stesse caratteristiche della rivista ma contenente solo fumetti, senza redazionali. Il primo del dicembre 1979 riporta la dicitura "Almanacco 1980" seguita dalla testata "Linus" e dal numero "13" scritto con gli stessi caratteri grandi. La serie continuerà, invariata, fino a dicembre 1995 con "Almanacco 1996" e quindi superando indenne il nuovo cambio di formato della rivista che da gennaio 1992 è tornata grande. Il dilemma è se questi 17 albi debbano essere considerati almanacchi, supplementi o semplici numeri speciali della rivista.

E) Nel 1996 i "supplementi / almanacchi" (supplementi di fatto, almanacchi di nome) proseguono e si moltiplicano. Escono infatti un "Almanacco 1996-1" e un "Almanacco 1996-2" e così fino al 2000 per un totale di dieci albi. A differenza dei precedenti questi hanno la costolina piatta e gli ultimi due anni il formato cambia due volte divenendo quasi quadrato.
Almanacco 2000 - 1 (copertina)
Nel 2000 esce anche un altro supplemento: "Specialinus - Ciao Sparky" in omaggio a Charles Schulz subito dopo la sua morte.

A tutto quanto sopra possiamo aggiungere anche "Linussessantotto" (titolo scritto solo all'interno, la copertina presenta la stessa testata di un normale numero della rivista): un  allegato al numero del maggio 1998 che celebra i trentanni del Maggio '68.

In totale 81 pezzi da collezione nell'arco di 35 anni.



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