Storia molto
interessante, questa scritta da Yves Sente, leggermente diversa dalla maggior
parte di quelle di Blake e Mortimer in quanto non vi sono particolari scene
d’azione ed il professore non si trova mai in vero pericolo, solo una botta in
testa da cui si riprende dopo pochi minuti. Un gruppo di Oxford da secoli sostiene che dietro la firma di Shakespeare
si nascondano più persone, che un provinciale di Stratford non poteva possedere
la cultura e le conoscenze necessarie per scrivere quelle opere. Un altro
gruppo si oppone a questa tesi e si rivolge a Mortimer per risolvere l’enigma
contenuto in un testamento che assegna una cospicua somma di denaro ad uno dei
due gruppi che riuscirà a risolvere una vera e propria caccia al tesoro. I disegni puliti e
piacevoli di André Juillard ci accompagnano a Venezia, Verona e Ravenna, oltre
che nei racconti degli episodi della vita di Shakespeare. Olrik si trova in
prigione ma viene coinvolto nella vicenda in veste di consulente. Una piacevole
novità rispetto alle storie di Jacobs è la presenza di personaggi femminili,
già sdoganati in precedenti volumi, che qui assumono un ruolo fondamentale. In
quest’ottica notiamo che suona strano Mortimer quando afferma di aver “dimenticato
quel poco di latino che ho imparato quando ero giovane”, ma così può affidare
la traduzione di un testo alla bella Elizabeth, figlia della signora Summertown,
che lo accompagna per gran parte della storia. Nonostante la mancanza di azione ed il ruolo marginale di Mortimer, è anche questa una bella storia, che procede nel lento svecchiamento della serie e si rende piacevole da leggere e da guardare.
Il libro è
pubblicato da Alessandro Editore, costa 18,99 e può essere ordinato sul sito.
Anche a me è piaciuto questo episodio e ho notato appunto la massiccia e variegata presenza femminile.
RispondiEliminaHo trovato commentatori che lo pongono all'ultimo posto fra gli episodi del post-Jacobs; io non amo fare classifiche, anche perché i gusti personali variano nel tempo, ma senza dubbio questa storia non è fra le peggiori.
RispondiEliminaLa Ferrari mi ha fatto pensare a Martin Mystère...
La Ferrari manco me la ricordavo. Tieni presente che ci sono molte persone che sono prevenute e come nel caso dell'Asterix post-Goscinny ritengono indiscriminatamente uno schifo tutto quanto fatto da Uderzo. A me degli ultimi B&M giusto l'ultimo dittico non mi è piaciuto.
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