domenica 25 giugno 2023

Ultime letture: Frigidaire n. 265

Da una ventina d’anni, Vincenzo Sparagna attua un accanimento terapeutico per mantenere legalmente in vita la testata Frigidaire; da un bel po’ di tempo escono numeri composti da un solo foglio piegato, a formare quattro pagine tabloid, con periodicità circa semestrale, senza alcun tipo di distribuzione, pubblicizzati sui social e venduti solo per corrispondenza, magari in abbonamento. Con la data di marzo 2023, è stato stampato il numero 265 che sembra spostare il calendario indietro di 40 anni, con tutte e mille le dovute proporzioni. Si tratta di un albo brossurato di 128 pagine patinate a colori, con tanti fumetti e articoli, che cerca, come può, di rinverdire i fasti dei bei tempi. I fumetti sono di: Massimo Giacon, Stefano Zattera, Massimo Perissinotto, Hurricane, Maurizio Ercole, Carlo Branzaglia e Luca Serra, Rastabello, Giorgio Franzaroli, Tommy Gun, Jazz Manciola, Ugo Delucchi. Altri disegnatori hanno collaborato con pregevoli illustrazioni, e nel suo insieme, la rivista è abbastanza bella. Nessuna delle storie è particolarmente memorabile, ma tutte si leggono con piacere ed alcune sono graficamente eccezionali. In tempi in cui si torna a parlare, spesso a sproposito, delle riviste, se ne auspica il ritorno, si progettano tentativi, si mettono in atto, falliscono, ecc., ecco che Sparagna, con la sua nicchia di aficionados, produce un numero di una rivista, senza parlarne. 





Questo numero della rivista costa 20 euro e può essere ordinato sul sito.

9 commenti:

  1. Credo che l'accanimento terapeutico sia dovuto al fatto che in Italia dopo dodici mesi di non utilizzo di una testata registrata, questa diventa di pubblico utilizzo e chiunque può pubblicare con quel titolo. Comunque quest'ultima uscita sembra interessante, o quanto meno non c'è Scozzari.

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    1. Mi spiace informarti che Scozzari c'è! Cinque illustrazioni, messe lì non si sa per quale motivo.

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    2. Che Frigo sarebbe se non ci fosse dentro Scòzzari?
      Comunque è davvero una rivista-Nosferatu. Io ne presi un numero parecchi anni fa, adesso non ricordo, che doveva essere il numero del "rilancio" (se lo ritrovo sarò più specifico). Uno spillato con copertina bella lucida, e bella carta. Faceva vomitare. E mi sembra che Scozzari non ci fosse.

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    3. Se non ricordo male ci fu un numero con numerazione astronomica 1XX-200 per consentire di ripartire dal 201, per un periodo lo stamparono in un formato molto grande. Ma mi pare che Scozzari ci sia sempre stato, addirittura con delle prove digitali quasi peggiori di quelle solite.

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  2. Il motivo dell'accanimento e senza dubbio quello, ma non credo che sarebbero in molti a voler utilizzare la testata Frigidaire.

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    1. Certo, però immagina che fastidio se un altro usa quello che ormai è un marchio storico che hai inventato tu e magari ottiene pure più successo di te. :D

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    2. L'argomento "testata di riviste usate nuovamente dopo la chiusura" è interessante. Provo a ricordarne alcune. Max Bunker ha reincarnato Eureka varie volte (prima o poi ci farò un articolo e/o un video), dopo la chiusura della Corno. Il Mago fu riportato in vita da Nino Cannata. Una testata molto ambìta negli anni '70 fu L'Avventuroso, che apparve in edicola in varie forme.

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    3. Max Bunker resuscitò anche Satanik come rivista d'autore con fumetti di Stanton se non ricordo male.

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