Ricciardi ha il dono (o maledizione) di percepire il dolore di chi ha subito una morte violenta, quando si trova nel luogo in cui il fatto è accaduto. Nel fumetto lui vede i fantasmi, ode le loro voci e questo non lo lascia indifferente; magari lo aiuta nelle indagini, ma ne farebbe volentieri a meno. Ha imparato a convivere con queste presenze e spesso le persone accanto a lui non si accorgono che c'è qualcosa di strano. Sappiamo ancora poco di Ricciardi, ma si intuisce una personalità complessa, un difficile rapporto con le donne ed una dedizione al lavoro che nasconde l'inconsistenza della vita privata.
In questo primo episodio il commissario risolve il caso dell'omicidio di un cantante lirico, mentre si apprestava ad esibirsi al Teatro San Carlo. Un delitto passionale che durante la lettura del fumetto passa quasi in secondo piano e questo è un punto a favore dello sceneggiatore che riesce ad interessare il lettore con gli ambienti ed i personaggi messi in scena.
Il giudizio complessivo su questo albo può essere neutro, con un pareggio fra aspetti positivi e negativi.
L'albo è pubblicato da Sergio Bonelli Editore, così come la versione in volume cartonato di più ampio formato e con contenuti extra; entrambi si trovano facilmente in fumetteria.
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