I titoli dei capitoli di questa serie sono sostantivi che indicano aperture sempre più ampie: dopo le Brecce e gli Squarci, ecco le Voragini; queste sono riferite agli avvenimenti del passato del gruppo di amici, che vengono svelati a Lily e a noi lettori, un po’ alla volta, con uno schema narrativo che appare piuttosto classico: prima si rievoca il recente passato, poi quello più remoto. Tutto ruota intorno a Sebastiano e, in questo terzo volume, lo vediamo in diversi flashback, alle varie fasce di età, come un romanzo di formazione che procede all’indietro. La particolarità, se vogliamo: originalità, della serie Simulacri consiste nell’aver inserito, in un contesto bonelliano, una quantità inusitata di scene di sesso, mai gratuite, che contribuiscono a delineare i caratteri e i rapporti fra i vari personaggi. In attesa del quarto e conclusivo volume, posso dire che ci sono tutti i pregi e i difetti di un’opera realizzata a più mani. Manca la personalità del singolo autore, con le imperfezioni che questa può portare, a favore di un’asettica inclusione di tante tematiche, in una storia definita “horror” dagli stessi autori.
Il libro è
pubblicato da Sergio Bonelli Editore e si trova facilmente in libreria e
fumetteria.
Mi sembra che questa serie proceda più veloce de Il Confine, però, che a sua volta è un lavoro collettivo, giusto?
RispondiEliminaQuesta serie va "da Lucca a Lucca", 4 volumi. Il Confine non si sa, Masi e Uzzeo dissero che hanno il contratto per 24 numeri!!
EliminaLa "collettività" è deleteria sotto due aspetti: fisionomie dei personaggi (e tutto il resto) diverse da un disegnatore all'altro; soggetto asettico, privo di personalità. Per il primo, capisco la necessità di procedere velocemente, ma non capisco perché non si possano "educare" i lettori a seguire serie al ritmo di un libro all'anno, come fanno i nostri vicini oltralpe. Per il secondo: da una parte si mostra coraggio affidando una serie a Bilotta, altrove si mettono in piedi squadre per studiare nei minimi dettagli storie che finiscono per non appartenere ad un autore in particolare.
Però (sempre là si torna!) i volumi francesi da 46/62 tavole hanno un'altra organizzazione delle tavole, con più vignette e più dettagli per intrattenere il lettore nell'attesa.
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