Negli anni ’30 e ’40, la Walt Disney distribuiva, per i supplementi domenicali dei quotidiani, le tavole di Mickey Mouse congiuntamente alle Silly Symphonies e la Comic Art ce le propose in questo modo, nelle gigantesche pagine della collana Gertie Daily: 32 albi spillati, ciascuno con un semestre di tavole a colori, dal 1932 al 1947. Per quanto riguarda Topolino, lo conosciamo con i pantaloni corti e gran mattacchione, con tanta voglia di fare scherzi a tutti. Poi arrivano i nipotini (in seguito ne resta uno solo) e gli scherzi li fanno loro; infine, il nostro indossa i pantaloni lunghi, si imborghesisce e le tavole perdono tutto il loro fascino. All’inizio, ci sono anche sequenze con brevi storie, che comunque procedono a forza di gag, come quella celeberrima del bandito Wolp.
Le Silly Symphonies prendono il titolo dalla serie di cortometraggi
sonori, ma solo alcune sequenze si rifanno ai cartoni animati. All’inizio
abbiamo molte tavole di Bucky Bug, più tardi arriveranno: I tre porcellini,
Paperino, Pluto, Penna Bianca, Joe Carioca, Panchito e infine Fratel
Coniglietto. Nel mezzo, troviamo anche le versioni a fumetti dei lungometraggi Biancaneve
e Pinocchio.
Sono fumetti per bambini,
vecchi di 80-90 anni, con intenti moralistico / educativi, noiosi da leggere a
dosi massicce, ma un po’ alla volta possono risultare anche piacevoli, oltre
che estremamente interessanti. Nella storia del fumetto ci sono anche questi,
sono stati importanti ed è utile conoscerli. Personalmente non amo il fumetto
umoristico, ma ho voluto affrontare la lettura di queste tavole (la maggioranza
delle quali avevo acquistato molti anni fa, quando la casa editrice Comic Art era
attiva, e ho completato la collezione a Lucca Comics 2022) con l’intento di
conoscere questo tipo di fumetti, molto diversi da quelli delle strisce
giornaliere dello stesso periodo. Il risultato è stato positivo.
Non mi risultano ristampe
recenti delle tavole domenicali di Mickey Mouse né delle Silly Symphonies.
Moralistico il Mickey Mouse di Gottfredson non direi :D
RispondiEliminaForse le Symphonies (che non conosco altrettanto bene)
In effetti, pensavo alle Symphonies, che in diversi casi si concludono con la morale.
EliminaTopolino decisamente no, non era certo un modello da seguire, con gli scherzi, talvolta piuttosto pesanti, di cui erano vittime Orazio e gli altri.
È vero anche che Gott ha disegnato e scritto solo pochi anni di tavole... fino al '38, mi pare, per potersi concentrare meglio sulle giornaliere. Forse i suoi successori (come Manuel González), le cui storie non ho letto, hanno dato alla striscia un'altra impronta
RispondiElimina