Dopo la pubblicazione a puntate sulla rivista Comic Art, nel 1984, questa prima avventura di Rocco Vargas venne riproposta in volume all’interno della collana Grandi Eroi. L’eroe spaziale si è ritirato dalla vita avventurosa, ha cambiato nome e scrive libri di fantascienza. La Terra sta soffrendo una gravissima siccità ed è costretta ad acquistare l’acqua dai saturniani, che approfittano della situazione, aumentando sempre di più il prezzo. Uno scienziato, amico di Vargas, ha scoperto che su Tritón, un satellite di Nettuno, ci sono enormi iceberg, che potrebbero essere presi e trasportati nell’atmosfera terrestre, causando pioggia. Secondo il dottor Covalsky, Vargas è l’unico che può portare a termine una missione del genere. Lui rifiuta, ma cambierà idea dopo che il dottore viene assassinato. Storia piuttosto sempliciotta, ingenua, ma che non va presa come seriosa: ci sono gli alieni, su Tritón c’è atmosfera e si respira tranquillamente, i cattivoni di turno vengono sconfitti e alla fine sono tutti felici e contenti, tranne la segretaria di Vargas, che è innamorata di lui, ma viene ignorata a favore della figlia del dottore. C’è anche il tormentone del nostro che chiede a Sanson, suo collaboratore extraterrestre, dalla pelle verde, di fargli il caffè, e spunta sempre la Moka! La linea chiara di Daniel Torres, con il caratteristico tratto spigoloso, ha tutto il fascino del fumetto classico francese anni ’80 e si fa ammirare anche oggi.
Non mi risultano
ristampe di questo libro, ma la vecchia edizione, esistente sia cartonata che
brossurata, è reperibile sul mercato dell’usato.
Il post-moderno ha sempre il suo fascino. Torres come i Valvoline. Probabilmente è un caso, ma con Morrison non si sa mai: il Rocco Vargas di Torres mi ha fatto pensare al Dan Dare di Grant Morrison e Rian Hughes (da noi per ProGlo Edizioni ).
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