Dopo Raymond, Flanders e Fonsky, prima di Graff, è stato Briggs a realizzare le strisce di X-9 per quasi due anni, esattamente dal 07/11/1938 al 01/06/1940. Tutte sono comprese nel sessantottesimo volume della collana Yellow Kid della Comic Art, un cartonato uscito ad aprile 1978.
La fisionomia del protagonista è cambiata, da un disegnatore all’altro, Briggs
gli dona una maggiore riconoscibilità. Per il resto, i disegni sono puliti, con
meno tratteggi di quelli dei suoi predecessori. Le storie sono sempre figlie
della loro epoca, con qualche ingenuità e personaggi che talvolta si comportano
in modo inaspettato. Il fascino del personaggio, con le sue indagini deduttive
e le scene d’azione, resta inalterato.
Una decina di lustri or sono, il titolo di un articolo sulla rivista Il Fumetto si chiedeva se il meglio della produzione sindacata americana, fosse da ricercare nelle strisce o nelle tavole. La risposta che veniva data, e che io sottoscrivo appieno, è che le strisce sono state più belle delle tavole. Ci sono eccezioni, ma nel confronto, le maggior parte delle storie migliori, delle sequenze più memorabili, si trovano nelle strisce. A conferma di questo, abbiamo il nostro agente segreto, che non ha mai avuto una versione a tavole domenicali, e le cui strisce raggiunsero una tale notorietà da far sopravvivere il personaggio per molti decenni, attraverso tanti autori e cambiamenti.
Non mi risultano ristampe recenti delle strisce giornaliere
di X-9 disegnate da Briggs.
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