Tratto da Alessandro Baricco e sceneggiato da Tito Faraci, Senza sangue è la storia di una donna; non tutta la sua vita, ma due momenti: giovanissima nel primo capitolo e decenni dopo nel secondo. Nel mezzo c’è un interludio di tre tavole senza parole, per spiegare come si è risolta la situazione precedente. Il padre di Nina era coinvolto in una non meglio precisata guerra, un medico che effettuava crudeli esperimenti sui prigionieri, evidente riferimento a quanto accadeva nei lager nazisti. L’uomo viene barbaramente ucciso insieme al figlio maggiore, mentre la bimba si salva fortunosamente. Molti anni dopo Nina ritrova uno dei protagonisti ed entrambi si raccontano a vicenda le loro vite, pesantemente condizionate da quei fatti. Il bianco e nero sporco di Francesco Ripoli sembra l’ideale per la tristezza delle vicende narrate, per le miserie vissute dalla protagonista. Lo stile narrativo asciutto e sintetico di Faraci è una garanzia ed anche in questo libro si fa apprezzare, riuscendo ad interpretare alla perfezione l’integrazione fra testo e immagini, cioè l’essenza stessa del fumetto. Un piccolo capolavoro.
Il libro è pubblicato da Edizioni BD, risulta esaurito sul sito, ma può essere ordinato altrove.
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