La saga di Serge Le Tendre e Régis Loisel è composta da quattro episodi (a cui poi si aggiungeranno gli altri quattro del prequel), di cui tre vennero pubblicati all’interno della collana Gli Albi di Pilot, sotto il titolo Velissa. Alla fine degli anni ’90, Alessandro Editore ripropose la serie completa, mettendo in copertina entrambi i titoli. In ciascuno dei primi due volumi, qui presi in esame, la storia è preceduta da sei tavole in bianco e nero; si tratta, come spiega Rodolphe nell’introduzione, delle dodici tavole realizzate per la rivista Imagine nel 1975, che poi scomparve e la storia fu riscritta e ridisegnata dall’inizio. Nel confronto con il colore, il bianco e nero vince facile, almeno a mio parere. Un altro confronto impietoso è quello fra le due edizioni: L’isola Trovata e Alessandro Editore.
Sopra il n. 17 degli Albi di Pilot, sotto il primo volume di Alessandro Editore.
Più che la storia, è affascinante il registro narrativo, che mischia avvenimenti drammatici e siparietti divertenti, tutto con ritmo piuttosto serrato. Sta per scadere l’incantesimo che tiene prigioniero un dio malvagio in una conchiglia, alla regina strega Mara (madre di Velissa e protagonista del prequel) occorre più tempo per portare a termine un nuovo incantesimo. Bragon, un tempo amante di Mara e presumibile padre di Velissa, parte con la ragazza ed il suo animaletto Pellicciotto, recuperano la conchiglia e la portano da Mara, per poi proseguire a cercare l’augello che permetterà di fermare il tempo, dando così modo di concludere l’incantesimo. Non viene detta l’età di Velissa, lei si dichiara vergine e le sue forme prosperose sono fonte di momenti divertenti, ma anche di guai e addirittura utili a risolvere una situazione di pericolo.
Velissa 1 – La conchiglia di Ramor e Velissa 2 – Il tempo dell’oblio sono pubblicati da Alessandro Editore
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