Si fa presto a dire “graphic journalism”, un po’ di più ci vuole a capire se si tratta di storie o di documentari. Chi, come il sottoscritto, preferisce leggere storie a fumetti, farebbe meglio ad evitare opere come quelle raccolte nelle 128 pagine di questa rivista. C’è di tutto, da Zerocalcare a Boudoin, dal bianco e nero al colore, dalla periferia parigina alla Palestina, dalla stretta attualità al passato, più o meno recente. Ci sono tante tavole belle, ma poco scorrevoli da leggere, si fa fatica. Presi singolarmente, i 9 fumetti contenuti in questa pubblicazione, sono molto interessanti, spesso drammatici, spesso fatti molto bene. Il problema è che raccontano più con le parole che con le immagini e la lettura non scorre, una vignetta non tira l’altra e alla fine della pagina viene da fermarsi, da fare una pausa. Mi trovo d’accordo con chi ha detto che questa rivista è per un pubblico diverso dai lettori abituali di fumetti.
La rivista costa 7 euro e può essere acquistata sul sito.
Mi interessava ma temevo proprio le cose che hai detto tu. Mi sa che ho fatto bene a passare.
RispondiEliminaL'ho preso solo perché altrimenti mi sarei poi pentito. Sono curioso e mi piace avere documentazione, un po' di tutto.
EliminaTi confesso che a me mi incuriosisce, invece
RispondiEliminaA me mi
Adoro i fumetti, ma non solo, per cui potrei provarci