Nei primi tre
capitoli della saga di Uzzeo e Masi si alternano altrettanti disegnatori:
Palumbo, Cannucciari e Ambrosini; nel frattempo, la trama si dipana fra colpi
di scena, flashback, nuovi personaggi e maggiore conoscenza dei protagonisti. Si
prefigura come una storia costruita a tavolino e del resto i due ideatori hanno
spiegato più volte, anche nei redazionali che completano ogni volume, che
proprio di questo si tratta. Di conseguenza il tutto manca di spontaneità, di
quei piccoli difetti che un solo autore avrebbe potuto disseminare lungo il
racconto; invece Il confine vuole essere perfetto, per ora ci sta
riuscendo e forse non è un bene. Anche l’alternanza di disegnatori, dovuta alla
necessità di far uscire i volumi in tempi piuttosto ravvicinati,
finisce per risultare come elemento negativo, leggermente disturbante per il
lettore. Il soggetto è interessante, il mistero si infittisce, vengono
disseminati indizi che finiranno per spiazzare il lettore e tutto quanto è
finalizzato a spingere all’acquisto del volume successivo. Niente di male, anzi
tutto bene, ma se ci si aspetta quel pizzico di autorialità in più, nei
prodotti da libreria della Bonelli, in questo caso si resta delusi. Come può
essere una delusione il mancato sfruttamento del grande formato: si tratta
infatti di tavole adatte per il classico 16 x 21 dell’eventuale, futura
edizione economica, ingrandite fino a 22 x 30. I volumi sono ben confezionati:
alle 60 pagine di fumetti se aggiungono 20 di contenuti extra fra cui un
riassunto visuale dell’episodio precedente ed un’anticipazione del successivo.
I libri sono
pubblicati da Sergio Bonelli editore e si trovano facilmente in libreria e
fumetteria.
Per me avrebbe dovuto essere un acquisto sicuro della scorsa Lucca, ma proprio il formato innaturalmente ingrandito mi ha fatto desistere, come anche per Quei Due di Faraci e Ziche. Aspetto la versione da edicola, se mai ci sarà.
RispondiEliminaIo sono iscritto al partito dei cartonati, ma si possono fare anche un po' più piccoli! Con qualche euro in meno poi, sarebbe stato perfetto.
EliminaAssolutamente, anche in Francia ne fanno di più piccoli e non necessariamente "jeunesse". E sicuramente ricorderai la collana Atomium degli Editori del Grifo (anche se quella era una cosa assai particolare).
EliminaFosse stato un cartonatino stampato su carta patinata avrei preso volentieri Mercurio Loi...