Angelo Stano ad
inizio carriera non è riconoscibile, ma i suoi disegni già apprezzabili. Le
storie brevi scritte dal direttore di Corrier
Boy Raffaele D’Argenzio sono piuttosto banali e
migliorano un po’ quando saranno sceneggiate da altri e poi dallo stesso Stano.
Il tormentone del giornalista rimproverato dal direttore perché non riesce a
scrivere lo scoop sensazionale che promette e le scene di gelosia della
fidanzata (peraltro giustificate perché lui si lascia andare a numerose
scappatelle), sono ricorrenti in ogni storia e l’ambientazione nella Chicago di
Al Capone fa il resto. Il recupero di fumetti italiani dispersi o dimenticati è
sempre un bene ed è meritoria l’attività di Allagalla e di altri editori, ma
non sempre la qualità delle opere riportate alla ribalta è pari all’interesse
che suscitano. In questo caso le belle tavole in bianco e nero valgono
l’acquisto dell’integrale in un unico volume.
a Lucca stavo per comprarlo, anche attirato dai validi disegni di uno Stano esordiente o poco più ma poi ho desistito. Questa tua recensione non me ne fa pentire :D
RispondiEliminaIo sono sempre attirato dagli sconti che ottengo da Allagalla acuistando più volumi!!
EliminaBeh, anche quello incide in effetti...
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